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Squalo Toro: tutte le curiosità (con immagini)

Lo squalo toro (o squalo leuca) è un predatore feroce, si tratta di uno degli animali acquatici più temuti in assoluto, conosciamo meglio, quello che per tanti viene considerato il re dei mari!

Caratteristiche

Corpo: La forma è quella tipica di ogni squalo: lunga, larga e resistente. La differenza anatomica con gli altri esemplari riguarda principalmente il loro muso. Esso infatti è corto e smussato e ricorda proprio quello di un toro.

Questo non è l’unico motivo per il quale viene chiamato “squalo toro”, questo esemplare, infatti, prima di mordere la sua preda ama stordirla con una forte testata.

Colorazione:  grigio/beige sopra con delle macchie marroncine, mentre sotto sono bianchi.

Denti: lo squalo toro ha ben 350 affilatissimi denti all’interno della sua bocca! Questi hanno una forma triangolare allungata, la lunghezza non è esagerata, mediamente misurano 2,5 cm l’uno.

La vista: questi bestioni possiedono anche un ottima vista (rispetto a tantissimi altri pesci).

È stato scoperto, infatti, che riescono a vedere ed evitare le reti che vengono lanciate dai pescatori, specialmente se queste hanno dei colori accesi.

Il morso: il morso dello squalo toro è il più potente in assoluto, riesce ad esercitare una pressione pari a 612 kg (il doppio rispetto a quello di uno squalo bianco).

Dimensioni

Le femmine mediamente pesano 130 kg e misurano 2,5 metri in lunghezza.

I maschi sono più piccoli e mediamente pesano sui 95 kg e misurano 2,2 metri in lunghezza.

Tuttavia, stiamo parlando di dimensioni medie, non di massime.. Lo squalo toro più grande incontrato sino ad oggi misurava ben 3,8 metri e pesava la bellezza di 320 kg, un vero gigante marino.

Cosa mangia?

Predatori veloci e agili e mangiano una grande quantità di cibo: tartarughe marine, calamari, carogne di mammiferi, cannocchie, granchi, lumache di mare e persino altri squali!

Se dovessero trovare delle spazzatura lasciata in mare dagli umani, non si farebbero particolari problemi a cibarsi anche di quella.

Quando si spostano nei fiumi, attaccano anche ippopotami, mucche, antilopi, cani e altri mammiferi che incautamente si avvicinano a lui.

Gli umani non sono, di per sé, nei loro menu.. ma nonostante non ci vedano come prede naturali, se particolarmente affamati si ciberebbero anche di noi!

Abitudini e comportamento

Lo squalo toro è un predatore solitario, anche se non è raro vederlo cacciare in coppia. Si tratta di un animale molto territoriale, ed entrare in quello che loro considerano il loro territorio significa rischiare seriamente la vita.

Sono animali che si possono sentire infastiditi anche da piccoli gesti, la loro natura particolarmente aggressiva li rende sicuramente una delle specie acquatiche che miete più vittime all’anno.

è pericoloso per l’uomo?

Gli squali toro sono aggressivi per natura, molti esperti li considerano tra gli animali acquatici più pericolosi al mondo, insieme ai loro due cugini: lo squalo bianco e lo squalo tigre.

Amano muoversi in acque costiere calde e poco profonde, luoghi in cui è facile incontrare delle persone che stanno nuotando in tutta tranquillità.

Nonostante non vedono l’uomo come una preda di cui cibarsi, bisogna fare particolare attenzione a questi animali perché non è raro che decidano di attaccare senza un apparente motivo.

Habitat e distribuzione

Gli squali toro si trovano nelle acque costiere un po’ di tutto il mondo, ed è possibile incontrarli anche in grandi bacini d’acqua dolce.

Sono stati avvistati in fiumi come il Nilo, il Mississippi e nel Rio delle Amazzoni, infatti nonostante siano animali “dal sangue salato” riescono a vivere in queste zone anche per diversi mesi.

In Italia

Essendo uno squalo ben presente nelle acque del mar mediterraneo, diversi avvistamenti sono avvenuti anche in Italia.

I zone d’Italia dove è più facile incontrarli sono nei mai caldi del Sud, con maggiore concentrazione in Sicilia.

Rischio estinzione

Gli squali toro sono ampiamente pescati per la loro carne, pelli e oli, e il loro numero probabilmente si sta riducendo, tuttavia, al momento non è una specie a rischio estinzione.