Il pesce martello o squalo martello, appartiene alla famiglia degli Sphyrnidae , un gruppo di 9 specie di squali caratterizzati tutti da questa particolare testa a forma di T.
Perché si chiama “squalo martello”?
Il nome squalo martello gli venne dato per questa sua caratteristica che lo rende un animale davvero unico nel suo genere, una strana testa a forma di T che ricorda molto la forma di un martello.
Caratteristiche
Il corpo è lungo e slanciato, la pelle esterna risulta ruvida al tatto e molto resistente, questa gli permette di difendersi dall’attacco di alti predatori.
Dimensioni: queste variano molto in base alla specie: da un minimo di 1,85 metri dello squalo martello testa alata, sino ai 5 metri dello squalo martello maggiore.
Peso: stesso discorso fatto per le dimensioni, il peso può variare dai: 150 kg sino a 550 kg.
La testa: sicuramente la parte più affascinante e per alcuni versi misteriosa di questo animale.
Alle due estremità di questo muso a T troviamo i suoi occhi, così distanti tra di loro e capaci di fornire a questa specie una visione a 360°.
Questa forma gli concede di muoversi agilmente e manovrare meglio il suo corpo e la direzione dei suoi scatti (in sinergia con le sue vertebre).
Inoltre la testa è piena di piccoli organi sensoriali chiamati ampolle di Lorenzini, utilissimi per captare anche a grandi distanze i campi elettrici emanati da altri esseri viventi.
Habitat e distribuzione
Sono presenti in tutte le coste del nostro amato pianeta, tranne in quelle più a nord dove le acque sono più fredde e inospitali, come ad esempio quelle della Russia, Canada, Europa del nord e Groenlandia.
Amano nuotare in acque calde e poco profonde, per questo è molto difficile che si spingano al centro degli oceani, prediligendo invece le zone costiere.
Questo fa si che possano essere un pericolo per i bagnanti, che potrebbero imbattersi in questi esemplari facendone una diretta conoscenza.
Alimentazione
La sua dieta è composta principalmente da alghe (55-60%), la restante parte è costituita da molluschi, piccoli pesci e crostacei.
Questo lo rende l’unica specie tra tutti gli squali ad essere onnivora, al contrario degli altri che si nutrono esclusivamente di carne.
Accoppiamento e riproduzione
Si tratta sicuramente di animali “poco romantici”, l’accoppiamento infatti avviene con il maschio che morde la femmina (facendole anche del male), fino a quando quest’ultima non cede e decide di concedersi.
Una volta fecondata, gli embrioni iniziano svilupparsi all’interno della madre che dopo mediamente un anno di tempo, darà alla luce dai 12 ai 15 piccoli alla volta.
Perché ha questa forma?
La sua caratteristica testa a “forma di martello” influenza il modo in cui questi squali nuotano.
Pro:
Avendo gli occhi così distanti tra loro, possiedono un campo visivo molto ampio e riescono ad individuare subito le prede intorno a loro.
La testa può essere utilizzata come una vera e propria arma, sono stati osservati diversi esemplari iniziare il combattimento cercando di stordire i loro sfidanti con una “martellata”.
Contro:
Questa forma può essere particolarmente scomoda per nuotare velocemente, la quantità di resistenza esercitata dall’acqua è pari a 10 volte quella di un pesce comune.
Tuttavia, riescono in parte ad eludere questa resistenza muovendosi con dei rapidi scatti dal basso verso l’alto quasi come se “tagliassero” l’acqua e la resistenza esercitata sulla parte più larga del suo muso.
Attacca l’uomo?
Si tratta di un predatore dall’indole aggressiva, quindi potenzialmente sono un pericolo per gli esseri umani, che se dovessero essere attaccati in mare, avrebbero davvero poche possibilità di uscirne indenni.
Sono stati registrati pochi attacchi di squali martelli nei confronti delle persone, questo sia perché questa specie è meno numerosa rispetto ad altre, ma sembra essere anche leggermente meno aggressiva.
Le specie di squali che negli anni hanno mietuto più vittime sono: lo squalo toro, lo squalo bianco e quello tigre.
Ciò nonostante si tratta sempre di animali marini estremamente pericolosi, dal quale tenersi a debita distanza.
Rischio estinzione
Lo squalo martello è purtroppo a rischio d’estinzione, principalmente a causa umana.
Nonostante sia ormai diventata una specie protetta, questi animali continuano ad essere cacciati illegalmente.
In diversi paesi la sua carne viene consumata ed apprezzata, le pinne e i denti vengono venduti al mercato nero.
Per di più molti di questi esemplari vengono pescati quando sono ancora giovani, non dandogli così il tempo necessario per riprodursi e ripopolare come specie.