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Colubro di Esculapio: serpente non velenoso, ma stritolatore

Colubro di esculapio, altrimenti noto come saettone, è una tipologia di serpente appartenente alla famiglia dei colubridi.

Indiscutibilmente, una tra le più importanti caratteristiche del Colubro di esculapio, spicca che risulta essere un serpente non velenoso.

Questo serpente può facilmente essere incontrato in diversi stati dell’Europa:

Infatti, oltre che in Italia, è trovabile, ad esempio, in Ucraina, in Moldavia, in Russia, in Polonia, come pure in Svizzera, in Romania, in Bulgaria, in Ungheria, ma anche sia nella Repubblica Slovacca, nella Repubblica Ceca, in Germania, in Spagna e in Francia.

Il Colubro di esculapio, inoltre, è presente nella regione caucasica e in quella anatolica.

Aree rurali ricche di siepi e di vegetazione arbustiva, ma non umide, e boschi di caducifoglie, rappresentano l’ideale habitat del Colubro di esculapio.

Sarà, comunque, possibile trovarlo presso edifici diroccati, muri, zone rocciose, così come tanto a livello del mare, quanto, in alcuni casi, anche ad una altitudine di 2.000 metri.

Il suo nome scientifico è Zamenis longissimus e, come è facile desumere, fa preciso riferimento alla sue dimensioni.

Per la prima volta, questa specie venne ad essere descritta nel 1768 da Laurenti.

Normalmente Colubro di esculapio raggiunge una lunghezza che può variare tra 1,4 metri e 1,6 metri. Raramente, quindi, i due metri.

Circa un quinto della sua totale lunghezza, è costituito dalla sua slanciata coda.

Il maschio è, poi, più lungo e più grande rispetto alla femmine.

La sua testa, oltre che essere affusolata e lunga, non risulta essere distinta molto bene dal collo.

Invece, i suoi occhi presentano una pupilla rotonda e sono di dimensioni medie.

A metà corpo, la sua pelle presenta ventitré file di squame, mentre le squame ventrali possono essere fino a 250.

Per quanto riguarda, invece, le squame subcaudali, queste sono dalle sessanta alle novanta coppie.