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Squalo Goblin: l’incredibile creatura degli abissi

Lo squalo goblin (Mitsukurina owstoni), conosciuto anche con il nome di “squalo folletto”, è una specie rara che vive negli abissi, dove la luce non può arrivare.

Questo squalo è considerato un “fossile vivente” in quanto è l’unico rappresentante esistente della famiglia Mitsukurinidae, una stirpe vecchia di circa 125 milioni di anni.

Caratteristiche

Lo squalo goblin ha un aspetto davvero singolare, si presenta con un lungo “becco a forma di cazzuola” , con un corpo flaccido e delle piccole pinne.

Questo fa pensare che la sua natura sia piuttosto pigra e non ami “fare allenamento”.

La sua lunghezza media varia dai 3 ai 4 metri e pesa dai 150 ai 180 kg, una volta ne è stato catturato uno di quasi 6 metri.

Un altra caratteristica fisica che contribuisce a renderli unici è la colorazione della loro pelle: rosa con le pinne blu!

Il lungo muso sembra avere una funzione sensoriale, grazie al quale è in grado di rilevare i deboli campi elettrici prodotti da altri animali.

Vivendo negli abissi in assenza di luce, i suoi occhi sono molto piccoli, e la sua vista è quasi nulla.

Habitat

Questo misterioso esemplare vive nell’oscurità del mare, non sale mai sopra i 200 metri di profondità ed è facile poterlo trovare anche sotto i 1000 metri!

Il goblin è stato avvistato in tutti e 3 i principali oceani, questo fa pensare che la sua distribuzione sia abbastanza ampia.

Riproduzione

Si tratta di una specie ancora poco studiata e si conosce quasi nulla sulle sue abitudini riproduttive, tuttavia si ritiene che, come gli altri Mitsukurinidi (famiglia a cui appartiene), sia ovoviviparo (le uova sono incubate e si schiudono all’interno dell’organismo materno e i piccoli vengono partoriti vivi).

Questi esemplari maturano sessualmente intorno ai 15 anni d’età e possono vivere anche oltre 60 anni.

Alimentazione e curiosità

Lo squalo goblin, per scovare e cacciare le sue prede, utilizza un organo di senso situato sul muso chiamato ampolla di Lorenzini.

Egli si nutre principalmente di pesci teleostei (ovvero quei pesci con uno scheletro osseo vero e proprio) ma non disdegna affatto anche cefalopodi e crostacei.

Possiedono due differenti tipologie di denti, quelli più esterni sono sottili e molto affilati (adatto a strappare la carne), gli altri sono più spessi e tondeggianti, utili per triturarla ed ingerirla.

Hanno delle mascelle più lunghe rispetto a quelle degli altri squali, che utilizzano con una velocità sorprendente per attaccare e mangiare le loro prede.

Poiché non è un nuotatore particolarmente veloce veloce, può ritrovarsi a sua volta ad essere facile preda di altri misteriosi animali degli abissi.

Interazione e rapporto con gli uomini

Non vi sono ancora mai stati dei casi confermati di uomini attaccati dagli squali goblin (complice anche la profondità in cui vivono solitamente).

Al contrario però diversi esemplari sono stati catturati e uccisi dall’uomo, sia per scopi di ricerca, ma anche alimentari e soprattutto ornamentali (alcuni collezionisti vanno matti per la sua lunga e strana mascella).