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Rana del latte: caratteristiche, allevamento e curiosità

Se siete amanti degli anfibi allora non potete non conoscere la rana del latte, chiamata così per la sua caratteristica colorazione bianca con macchie nere.

Il suo nome scientifico è Phrynohyas Resinifictrix e viene anche conosciuta come Amazzonian Milk Frog, data la sua presenza massiccia in Amazzonia.

Caratteristiche

Sebbene non siano animali particolarmente accattivanti solitamente, questa raganella si presenta con un aspetto gradevole e simpatico.

Non è particolarmente grande, i maschi raggiungono una dimensione di massimo 6 cm mentre le femmine 10 cm. Come abbiamo già accennato alcune parti del suo corpo presentano una colorazione bianco lattiginoso come quella del latte, da qui il suo nome.

Le zampe sono munite di ventose e risultano essere particolarmente agili nei salti e, persino, nell’arrampicata sugli alberi. Vivono mediamente dai 7 agli 8 anni.

La mucosa che producono risulta essere sgradevole e velenosa, un’ottima difesa dai predatori.

Habitat e distribuzione

Sono distribuite prevalentemente nel nord del Sud America, più precisamente in Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana e Perù.

Il loro habitat ideale è nelle foreste pluviali o, comunque, vicino a fiumi con acqua lenta. Preferiscono stare rintanate sugli alberi e molto raramente scendono sul terreno, dove potrebbero essere preda di rettili ed altri predatori.

Si può trovare facilmente in cattività, infatti è un animaletto da terrario particolarmente apprezzato dagli appassionati.

Non è di difficile allevamento e bastano pochi accorgimenti per prendersene cura ma ha, purtroppo, un piccolo difetto: non si riproduce in cattività o, almeno, è un fatto particolarmente raro.

Comportamento

È un anfibio notturno e molto schivo che di giorno tende a rintanarsi in qualche anfratto per non essere disturbato.

Si nutre prevalentemente di piccoli insetti che cattura grazie alla lingua appiccicosa e allungabile.

Il periodo di riproduzione va da maggio a novembre, ovvero il periodo delle piogge.

I maschi emettono un suono per chiamare le femmine e poi lottano tra di loro per la supremazia sull’accoppiamento.

La femmina, dopo aver deposto le uova, perde ogni diritto genitoriale e sarà il maschio a fecondarle.

Queste si schiudono dopo sole 24 ore ed i girini, fino a quando non saranno in grado di poter cacciare da soli, vivranno di detriti e uova non schiuse della loro stessa specie.

Lo sviluppo da uova ad età adulta avviene in circa due mesi.

Allevamento

L’allevamento non risulta essere particolarmente difficile.

Se si volesse provare, bisogna procurarsi un terrario con una buona altezza, meglio chiuso nella parte superiore, con una parte asciutta ed una acquatica.

È bene non prendere solo un esemplare ma almeno quattro per favorirne poi l’accoppiamento, sebbene sia particolarmente difficile.

All’interno del terrario dovranno essere inserite piante vere e rami di bamboo che andranno a favorire una buona umidità, essenziale per ricreare l’habitat originale della rana.

Non saranno necessarie luci artificiali se la stanza è già di suo ben illuminata, così come un riscaldatore se la camera stessa ha una temperatura costante sui 26°- 30°, è consigliato però acquistare un buon filtro per la parte acquatica data l’ingente quantità di feci che producono.