Appartenente alla famiglia Araneidae, l’Araneus diadematus è più noto con il nome comune di ragno crociato.
Il suo nome comune, nasce per la presenza sul suo dorso di alcune macchie bianche, le quali vanno, appunto a formare una croce.
Questa presenza di macchie che determina il disegno che va a caratterizzare il nome con il quale viene ad essere più noto l’Araneus diadematus, è, in realtà, l’evidenza della presenza di cellule, le quali sono sature di guanina, quale sottoprodotto del metabolismo delle proteine.
In linea generale, il morso del ragno crociato non è portatore di conseguenze gravi per l’essere umano. Di fatti, di solito, può provocare un pizzicore molto leggero.
Caratteristiche
Tra la più evidenti caratteristiche fisiche del ragno crociato, vi è quelle dimensioni.
Infatti, gli esemplari maschi risultano essere fortemente, oltre che più snelli, più piccoli a confronto degli esemplari femmina.
D’altra parte, le dimensioni della una femmina risultano essere tra i 6,5 millimetri ai 20 millimetri, mentre quelle dei maschi sono comprese tra i 5,5 millimetri e i 13 millimetri.
Altra visibile caratteristica fisica, è la sua colorazione che include una gradazione di tonalità che va dal rosa al marrone, il quale potrà essere chiaro oppure scuro.
Habitat e distribuzione
Tanto l’habitat quanto la distribuzione del ragno crociato, vede, come assoluta protagonista la cosiddetta regione olartica.
Ovvero quella regione biogeografica la quale include gran parte dell’emisfero boreale, escluse le regioni tropicali.
Curiosità e comportamento
Si tratta una specie particolarmente diffusa nel nostro Paese che spesso invade i nostri giardini.
La ragnatela, oltre che essere la sua naturale dimora, rappresenta il campo di battaglia.
Non a caso, è proprio su di essa che si vanno ad impigliare zanzare, mosche, vespe e via dicendo, le quali vanno a costituire la sua tradizionale alimentazione.
