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Pinguino africano: il simpatico animaletto del Sudafrica

Lo Spheniscus demersus Linnaeus, è noto come pinguino africano o pinguino del Capo, proprio perché si trova in Sudafrica, come pure in alcune isole che appartengono alla Namibia.

Caratteristiche

Tra le sue varie caratteristiche fisiche, indubbiamente, quella più facile e intuibile da capire, è legata al fatto che il pinguino africano viene ad essere, anche, chiamato il pinguino dai piedi neri.

Più in generale, si può ricordare che il suo peso si aggira attorno ai 3 chilogrammi, mentre la sua lunghezza può variare tra i 68 e i 70 centimetri.

Lo Spheniscus demersus, inoltre, presenta un dorso dal tradizionale color grigio-nero scuro, mentre il collo, il petto e il ventre sono bianchi.

Dal suo petto per arrivare alle sue zampe, spicca una specie di banda nera, mentre, una macchia rosa, si trova posizionata proprio sopra al suo occhio.

Le sue zampe sono palmate e, come ogni altro pinguino, anche il nostro tenero amico non sa volare.

Alimentazione

Essendo degli animali carnivori, la loro dieta è principalmente costituita da pesci oceanici come, ad esempio: aringhe tonde, sardine e acciughe.

Ad integrare la sua dieta, provvede nutrendosi, anche, di crostacei e di calamari.

Habitat

Unico pinguino a riprodursi in Africa, si può semplicemente desumere dal suo nome comune che, lo Spheniscus demersus, è tipico delle isole appartenenti alla Namibia, oltre che essere presente in Sudafrica.

Le colonie formate dal pinguino africano, sono fondamentalmente le 24 isole che si trovano tra Namibia e Algoa Bay, oltre che il Sudafrica.

Curiosità

  • é monogamo e fedele al suo partner.
  • Quando insegue le sue prede, può anche ad arrivare in acqua ad una velocità che è prossima ai 20 k/h.
  • Il suo verso è simile a quello di un asino!
  • recentemente un team di biologi italiani, ha scoperto, analizzando i suoni emessi dal pinguino africano, che, durante la fase di riproduzione, è in grado di effettuare quello che può essere paragonabile ad un fraseggio. Andando ad emettere delle sequenze che gli studiosi hanno trovato similari a quelle che vengono ad essere utilizzate nel linguaggio umano.