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Pesce scalare: caratteristiche, alimentazione e curiosità

Il Pesce scalare, detto anche pesce angelo, è un pesce della famiglia dei ciclidi. Diffuso principalmente nelle acque del bacino del Rio delle Amazzoni e in alcuni fiumi brasiliani e della Guyana Francese, predilige le acque riparate. Abita in acque calme e ricche di flora e fauna.

Descrizione

Il pesce scalare è un pesce dalla forma schiacciata con occhi posti lateralmente e piccola bocca frontale. Le pinne dorsali ed anale sono ampie mentre quelle ventrali sono sottili e filiformi. La pinna caudale ha una caratteristica forma a delta con la parte centrale più corta delle due estremità.

Pesce molto amato dagli amanti degli acquari, ha subito nel tempo una importante selezione da parte dell’uomo. Questa selezione ha portato alla nascita di numerose varietà, distinte in base al colore del corpo.

Selezionati per abbellire gli acquari, i pesci scalari in cattività presentano colori sgargianti e vari. Dal nero del Black all’argento metallico screziato di blu del Leopard, i colori sono vari e di grande bellezza.

In natura, tuttavia, il colore originale è argentato con riflessi gialli sul dorso e con quattro strisce verticali di colore bruno sul ventre.

Abitudini ed alimentazione

I pesci scalari si accoppiano per la vita. Formano coppie monogame che si dedicano alla deposizione delle uova, alla loro cura, e alla cura dei piccoli.

Prima di deporre le uova, la coppia trova una foglia adeguata e la pulisce accuratamente poi, con passaggi successivi, la femmina depone le uova che il maschio provvede a fecondare.

Una volta terminato il processo di deposizione e fecondazione, entrambi i genitori accudiscono le uova eliminando quelle non fecondate e provvedendo al ricambio di ossigeno necessario per il loro sviluppo.

Provvedono all’ossigenazione delle uova nuotando sopra la covata e agitando l’acqua con la pinna ventrale in modo da favorirne il ricambio. Alla schiusa, per qualche giorno, si dedicano entrambi all’accudimento dei nuovi nati che presto diventano.

Dato che la coppia parentale si unisce per la vita, alla morte di uno dei due l’altro solo molto raramente trova un nuovo compagno.

L’alimentazione di questi pesci è onnivora. Si nutrono di piccoli pesci, insetti, vermi, ma non disdegnano anche alghe e piante acquatiche.