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Pesce pietra: caratteristiche, habitat e curiosità

Non è sicuramente il più bello dei pesci ma il Synanceia verrucosa può rivelarsi un animale decisamente interessante data la sua nomea di pesce più velenoso e letale del mondo.

Caratteristiche

La prima cosa che si può notare, appena si guarda questo pesce, è la sua consistenza bitorzoluta, che fa sembrare il suo corpo coperto da numerose verruche.

Lungo circa 40 cm, presenta una corporatura tozza, con una testa grande ed una bocca pronunciata.

Ha pinne anch’esse grosse e, sul dorso, sono presenti dai 12 ai 14 aculei che contengono un veleno particolarmente potente.

Le escrescenze carnose che lo ricoprono fanno si che si riesca a mimetizzare totalmente con scogli e coralli. Si presenta con una colorazione rossastra o talvolta marrone scuro.

Habitat e distribuzione

È possibile trovarlo in acque non particolarmente profonde o, comunque, a non più di 30 metri, nei pressi delle barriere coralline.

È distribuito principalmente nel Mar Rosso e nell’oceano Indo-Pacifico, soprattutto nelle coste che vanno dall’Africa alla Polinesia e dal Giappone all’Australia.

Comportamento

Il pesce pietra vive, per tutto il tempo, mimetizzato con l’ambiente e lo fa seppellendosi quasi totalmente sotto la sabbia del fondale marino. Lascia scoperti solo gli occhi e gli aculei.

Si nutre principalmente di crostacei e piccoli pesci.

Veleno

Gli aculei sono direttamente collegati a delle ghiandole che secernono un veleno contenente una pericolosa cardiotossina.

Oltre all’intenso dolore nella parte lesa, inizia, poco dopo, la tachicardia che porta al conseguente arresto cardiaco.

Se si dovesse essere punti dagli aculei è bene correre immediatamente al primo ospedale disponibile per farsi iniettare l’antidoto.

Una piccola, ma utile, cosa da sapere su questa tipologia di veleno è che è termolabile, ovvero, per azione del calore perde o comunque riduce le proprie tossine.

Nel caso non sia possibile raggiungere nell’immediato un medico, si dovrà immergere la parte lesa in acqua calda così da rallentare l’avvelenamento.

Curiosità

  • Il veleno esce dagli aculei solo per pressione diretta, quindi bisognerebbe “calpestare” il pesce per essere attaccato.
  • Il pesce pietra non è semplicemente velenoso, ma velenifero. La differenza sta nel fatto che non è tutto il corpo a secernere veleno ma solo le ghiandole alle quali sono collegati gli aculei. Se fosse semplicemente velenoso non sarebbe commestibile.
  • Un fatto assolutamente curioso di questo pesce è che può sopravvivere per almeno 24 ore fuori dall’acqua!
  • È possibile consumarlo in alcuni ristoranti del Giappone e spesso viene venduto nei mercati ittici. Il sapore delle sue carni è molto delicato e viene usato per sushi e sashimi.
  • Ad ora non si è mai visto in acquari privati data la pericolosità dell’animale (sebbene non si possa totalmente escludere che qualche appassionato ne sia in possesso) ma lo si può trovare ospite in acquari pubblici dove lo si può osservare attentamente.
  • Il pesce pietra e lo scorfano sono strettamente imparentati.
  • Visitare i luoghi d’origine di questa specie può essere un’avventura, ma se si decidesse di fare immersione vicino alla barriera corallina sarà meglio procurarsi un paio di scarpe subacquee e, soprattutto, prestare particolare attenzione al fondale. Se si dovessero vedere un paio di occhi spuntar fuori dalla sabbia allora sarà bene non avvicinarsi.