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Il Quoll: il gatto aborigeno con il marsupio

Regno: Animale
Classe: Mammalia
Ordine: Dasyuromorphia
Famiglia: Dasyuridae
Genere: Dasyurus

Presentazione

I quoll, o Dasyurus, sono l’equivalente dei gatti nei marsupiali, se ne contano 6 specie diverse, tutte diffuse in Australia e Nuova Guinea. Il nome Dasyurus, che venne coniato nel 1796 dal biologo francese Étienne Geoffrey Saint-Hilaire, significa ‘coda pelosa’, questi animali hanno infatti una spessa coda che va dai 20 ai 35 cm, abbastanza lunga se rapportata alla dimensione del corpo che varia dai 25 ai 75 cm a seconda della specie.

Hanno corpi agili e snelli, ricoperti da pelliccia scura con macchie più chiare e cuscinetti solcati sotto le zampe posteriori per fare attrito su ogni superficie. Sul musetto a punta trovano posto due grandi occhi che consentono una buona visione anche quando la luce scarseggia. La tasca marsupiale si sviluppa nelle femmine solo nella stagione riproduttiva e, a differenza di altri marsupiali, non ha l’apertura sul davanti, bensì verso la coda.

Sviluppo nel marsupio

I marsupiali hanno una particolare anatomia interna diversa dagli animali placentati, nelle femmine sono infatti presenti due uteri e due vagine e in molti casi, dopo la fecondazione, si sviluppa anche un terzo canale per il parto che scompare subito dopo la nascita dei cuccioli.

Per ogni parto nascono fino a trenta quoll grandi appena quanto un chicco di riso, essi strisciano tra i peli del ventre materno e solo i sei che riescono raggiungere i capezzoli nel marsupio sopravvivono. A questo stadio hanno occhi, orecchie e arti posteriori ancora embrionali, mentre narici, bocca e arti anteriori sono già ben sviluppati.

I cuccioli restano saldamente ancorati ai capezzoli per otto settimane, mentre si sviluppano nel marsupio. Una volta completato lo sviluppo, i piccoli quoll escono, ma restano sempre insieme alla madre per alcuni mesi, salendo sul suo dorso mentre si nutre, rifugiandosi con lei in una tana e nutrendosi sempre del suo latte. Superati i cinque mesi diventano finalmente adulti e se ne allontanano definitivamente, conducendo una vita solitaria.

Abitudini

L’istinto carnivoro è quello dei diavoli della Tasmania, loro stretti parenti, i quoll sono infatti cacciatori efficienti, capaci di cacciare e mangiare praticamente ogni tipo di piccolo animale che incontrano. Apprezzano le carcasse diventando ottimi spazzini e possono percorrere molti chilometri in una notte alla ricerca di cibo, arrivando anche a trafugare i pasti dei campeggiatori sprovveduti.

Per quanto preferiscano vivere in foreste o in aperta campagna, sono anche agile ad arrampicarsi su tronchi e rocce per braccare le loro prede. La maggiore minaccia alla loro sopravvivenza sono gatti e cani che sono stati introdotti dai coloni europei, dai quali i quoll non sanno difendersi.

Curiosità

se ti sei chiesto cosa c’entrino i quoll con i gatti eccoti la spiegazione! Nei secoli scorsi gli aborigeni australiani erano soliti tenerli come animali domestici ed è così che si sono guadagnati il nome di gatti nativi.

Col tempo quest’abitudine si è persa, ma negli ultimi anni a causa dei pochi esemplari rimasti nelle foreste locali e del conseguente rischio di estinzione, si sta pensando di reintrodurli nelle case per salvaguardarli.