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Nocciolaia: lo schiaccianoci maculato

La nocciolaia (Nucifraga caryocatactes) è un uccellino passeriforme appartenente alla famiglia dei corvidi.

Caratteristiche

Il suo piumaggio bruno con striature biancastre rendono quest’uccello facilmente confondibile
con la ghiandaia, ma per un occhio esperto identificare la sua livrea più variegata sarà un gioco da
ragazzi.

La sue medie dimensioni gli donano un’apertura alare di circa 55 cm ed il suo peso raggiunge i 20 grammi circa.

Habitat e distribuzione

É facile intuire che l’habitat più ideale per questi uccelli sia la montagna, in particolare i boschi di
conifere.

Per questo motivo la popolazione più numerosa in Italia della nocciolaia si localizza sulle Alpi, come nel Parco dello Stelvio sopracitato e nel Parco Nazionale Svizzero, di cui tra l’altro è
diventata il simbolo.

Se dunque su un sentiero di montagna ti capiterà di trovare qualche pigna spaccata, ricordati
della nocciolaia, chiamata anche lo Schiaccianoci Maculato.

Per imparare a identificare le tracce degli animali selvatici, il primo grande segreto è proprio quello di osservare l’ambiente circostante.

Tenendo conto delle informazioni di cui ora sei in possesso, ricordati il binocolo nella tua prossima escursione e non perderti il tuo prossimo avvistamento!

Alimentazione e comportamento

L’estrema intelligenza di questo volatile sorprende davvero, perché grazie al suo appuntito becco, riesce persino a cibarsi dei pinoli, contenuti nella scorza dura delle pigne di pino.

Oltre a questi si ciba anche di insetti, per lo più bombi, vespe, ragni, cavallette e lombrichi.

Un’altra caratteristica che rende estremamente curiosa questa specie è l’operosità con cui
prepara le riserve per l’inverno.

La nocciolaia, infatti, quando il cibo è abbondante in estate scava delle buche nel terreno, preparando così le sue scorte.

E’ un animale dalla spiccata memoria a lungo termine, grazie alla quale riesce a trovare facilmente in luoghi in cui ha conservato il cibo.

Accoppiamento e riproduzione

Questa sua attitudine favorisce il loro periodo di accoppiamento, anticipandolo alla prima metà di
marzo.

La monogamia è una loro caratteristica, ma è soprattutto la cova delle uova a contraddistinguerli
dagli altri corvidi, perché durante questi diciotto giorni maschio e femmina si alternano.

Vivono per lo più solitari e in coppia, ma se ne vedrai quattro o cinque insieme, allora, hai avuto la fortuna di avvistare un’intera famiglia composta anche dai giovani membri.

La madre resta con loro fino a 3 mesi e terminato questo periodo, la prole è completamente indipendente.

Curiosità

La nocciolaia è un uccello diurno, occupato per lo più a cercare il cibo, e al di fuori della stagione
riproduttiva, è persino abbastanza silenzioso.

Il suo contribuito all’ecosistema è presto spiegato: sotterrando i semi che raccoglie, favorisce la
crescita di nuovi alberi.

Pensate che nel Parco Nazionale dello Stelvio questo uccello contribuisce all’80% della germinazione nella zona designata come cembreta, proprio per la presenza dei pini cembri.