Il Lissodelfino australe appartiene ad una specie di cetacei odontoceti, vale a dire dotati di veri e propri denti: i Lissodelphis.
Caratteristiche fisiche
E’ una specie molto semplice da indentificare: caratterizzata dalla tipica colorazione bianca e nera, non è dotata della pinna dorsale. Si tratta del solo delfino del pacifico a non esserne dotato.
Caratterizzato da un corpo sottile e allungato con il ventre, il rostro, la fronte ed i fianchi bianchi ed il dorso nero, ha pinne pettorali e caudali piccole.
Un esemplare adulto arriva a pesare fino a 100kg e può raggiungere la lunghezza di 2,5 m. la vita media di un esemplare in salute è di 40 anni.
Abita i mari circumpolari dal 40° al 55° parallelo con una concentrazione maggiore nel mar di Tasman tra l’Australia e la Nuova Zelanda.
Comportamento
E’ una specie che vive in gruppo, spostandosi in banchi di centinaia di individui. Alle volte i banchi si uniscono a formare assembramenti di più di tremila individui. Sono animali capaci di un livello complesso di cooperazione, come ad esempio la caccia di gruppo.
Si tratta di animali vivaci che possono fare tutti insieme un gran chiasso nuotando e sbattendo le code sull’acqua, ma possono anche muoversi in completo silenzio.
Sono abili nuotatori, molto veloci e sono in grado di spiccare alti salti fuori dall’acqua, fino a sette metri di altezza. Generalmente si tengono alla larga dalle imbarcazioni, ma è capitato di vedere dei gruppi che ne seguissero la scia.
Curiosità
Effettua il lobtailing, battere la coda con forza sul pelo dell’acqua, e il breaching, saltare con tutto il corpo fuori dall’acqua, di rado e sempre in assenza di capriole.
Se il gruppo è spaventato, i lissodelfini iniziano a nuotare effettuando lunghi salti orizzontali fuori dell’acqua e, se percepiscono pericolo, si lasciano cadere colpendo l’acqua col ventre o col fianco in quello che si chiama porpoising.
La sua respirazione è polmonare e, sebbene debba uscire dall’acqua per respirare, può mantenersi in apnea fino a sei minuti.
Il lissodelfino non è una specie cacciata dall’uomo e quindi non è in immediato pericolo di estinzione, tuttavia, può essere danneggiata dalle attività antropiche come la pesca d’altura.
