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Il Linguaggio dei gatti: ecco come ascoltarli e comprenderli

I gatti sono comunemente ritenuti degli animali domestici misteriosi e incomprensibili, dei veri e propri individualisti un po’ lunatici, che hanno comportamenti che non si possono prevedere.

In realtà, se hai già avuto un compagno felino in passato oppure hai voluto approfondire la conoscenza di queste creature in realtà sensibili e molto intelligenti, saprai che comunicano spesso con i loro amici umani o con altri animali.

Il problema è che non tutti riescono a percepire questa cosa, oppure lo fanno solo in parte.

Se stai per adottare un cucciolo o un adulto e vuoi essere in grado di rispondere alle sue esigenze, continua a leggere l’articolo e scopri il linguaggio dei gatti.

Comunicazione uditiva, olfattiva e visiva

Quando si sente parlare di linguaggio, si pensa subito alla parola o ai versi, se si tratta di amici a quattro zampe.

Eppure sia gli umani sia tutte le creature del mondo animale comunicano con più sensi. La relazione con i propri simili o con altre specie è un istinto radicato che permette la sopravvivenza.

Naturalmente i gatti domestici che vivono in una casa accogliente, insieme ad una bella famiglia, non sono come i cervi o i conigli del bosco, che usano al massimo i loro strumenti comunicativi per convivere con la natura selvatica e proteggersi dai pericoli.

Nonostante ciò, anche passando la propria esistenza entro quattro mura sicure, è necessario relazionarsi con l’ambiente esterno e con i propri amici umani.

E i felini lo fanno abitualmente, bisogna solo saper tradurre i loro segnali. Ve ne sono di diversi ma si possono distinguere in tre grandi categorie: uditivi, visivi e olfattivi.

Vocalizzi

La comunicazione più evidente è fatta di miagolii, fusa e soffi.

Talvolta, sia i cuccioli che i gatti adulti, cominciano a miagolare ininterrottamente e sembrano chiedere qualcosa;

i padroni che conoscono bene i loro amici a quattro zampe comprendono se stanno esprimendo felicità, stress, sensazione di pericolo oppure sono solo desiderosi di attenzione e croccantini.

Secondo alcuni studi vi sono ben trentuno tipi di miagolii che può fare un gatto e, se in parte solo con il tempo e la pazienza un padrone potrà individuarne i significati, con questo articolo vogliamo illustrare i concetti più importanti che potrebbero venire comunicati.

Sicuramente vi può essere la richiesta di un qualcosa, come cibo, acqua, coccole e attenzioni. In altri casi è un semplice saluto che il tuo amico peloso ti fa quando rientri a casa da una lunga giornata di lavoro.

Il “miao” può anche essere una segnalazione di pericolo o un’espressione di dolore e di stress. Infine, in certi periodi dell’anno, i vocalizzi possono collegarsi al calore.

Le fusa sono invece destinate solo ai compagni umani (noterai infatti che i felini non se le fanno tra di loro) e solitamente si legano a felicità e voglia di essere coccolati. Fai attenzione, però, perché talvolta usano questo strumento per esprimere dolore.

Il soffio invece, insieme al ringhio, l’ululato e lo strillo, sono segnali molto evidenti e disturbanti che si presentano quando il felino si sente in pericolo e in un ambiente ostile.

Può capitare magari quando adotti un gatto poco socievole, che non si troverà immediatamente a suo agio nella sua nuova casa.

Linguaggio del corpo

Ti chiederai come è possibile individuare accuratamente ogni richiesta.

Il gatto ti viene incontro perché il suo linguaggio non è solo uditivo ma anche visivo.

Se miagola in un certo modo e il suo corpo assume delle particolari posizioni, capirai se è contento oppure aggressivo.

Parlando proprio di comunicazione del corpo, i felini usano testa, orecchie, coda, zampe e tronco per “parlare” con i loro padroni o con altri esemplari della loro specie.

Per quanto riguarda il busto, i comportamenti più comuni solo lo strusciamento contro oggetti e persone e la gobba.

Il primo è una richiesta di attenzione e contatto fisico, nonché un legame con una marcatura olfattiva che gli esseri umani non sentono (è un segnale rivolto agli altri animali).

Il secondo invece si relaziona ad un atteggiamento di difesa perché il felino cerca di mostrarsi più grande di quel che è per mettere in fuga l’avversario.

La coda è un altro elemento molto importante da osservare. Quando è sollevata e dritta, con la punta leggermente ripiegata, significa che è felice e generalmente in stato di benessere.

Invece quando è abbassata potrebbe sentirsi insicuro, dispiaciuto o in colpa. Se la agita non pensare che sia contento; non è un cane e infatti ti sta segnalando agitazione e rabbia. Se ti avvicini potrebbe saltarti addosso e graffiarti.

Usa questo linguaggio anche quando sta giocando e puntando qualcosa in particolare che considera una preda.

Quando invece la muove dolcemente, non preoccuparti perché è sereno. Invece una coda arruffata, unita alla postura ingobbita, avverte che si sente minacciato.

Anche le orecchie comunicano l’emotività del tuo amico a quattro zampe.

Quando sono dritte e con le punte rivolte in avanti, probabilmente sta prestando attenzione a qualcosa. È invece innervosito se le punte sono rivolte ai lati.

Se noti che porta la testa in avanti, vuol dire che ti sta salutando e vuole essere accarezzato, quando è abbassata ha paura e mostra sottomissione o aggressività.

Segnali olfattivi

Il linguaggio olfattivo dei gatti non è rivolto agli esseri umani, che usano poco questo senso per comunicare. È destinato piuttosto agli altri animali che vivono in casa e ai suoi simili.

I felini utilizzano principalmente due metodi per comunicare una precisa intenzione con gli odori, ovvero la marcatura.

Il primo è il rilascio di urina e feromoni per delimitare il proprio territorio. Il secondo è la liberazione sempre di feromoni tramite il già citato strusciamento su oggetti e persone, considerati dall’animale parte della propria vita e sicuri.

Questi sono i principali segnali che un felino può mostrare per relazionarsi con il proprio amico umano.

In realtà il linguaggio dei gatti è vasto e complesso e solo vivendo insieme ad un compagno a quattro zampe si potranno conoscere tutti quegli strumenti che utilizza per “conversare” o esprimere le sue emozioni.

Talvolta saprà stupirti con comportamenti bizzarri e divertenti ma, se sei un bravo padrone, non mancherà di farti notare il suo benessere con dimostrazioni di affetto che coglierai all’istante.