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Gongilo o tiraciatu: caratteristiche e curiosità

Il gongilo, conosciuto in sud Italia anche come “tiraciatu” (in italiano tira-fiato), è un rettile di circa 25-30 cm appartenente alla famiglia degli scincidi.

Metà lucertola e metà serpente, ha un corpo lungo con testa e zampe piccole, quest’ultime nonostante possano essere utilizzate per spostarsi vengono poco usate poiché preferisce muoversi “serpeggiando”.

Questi piccoli sauri sono molto agili, ma non preoccupatevi sono del tutto innocui per l’uomo.

Habitat e distribuzione

è presente in buona parte del Mediterraneo, in particolar modo in Sardegna, Sicilia e Nord Africa.

Ama vivere in luoghi caldi e soleggiati, spesso si nasconde tra le rocce e sotto la sabbia, è raro incontrarlo in zone ricche di vegetazione.

Alimentazione

La sua dieta è molto varia, anche per questo si adatta facilmente alla vita domestica.

In natura si nutre di larve, lombrichi, ragni, porcellini di terra ed insetti vari.

In cattività mangia veramente di tutto: uova bollite – pane – pasta – broccoli – pezzi di carne – frutta dolce ecc.

Carattere e comportamento

Si spaventa facilmente, ha bisogno di un po’ di tempo per fidarsi degli essere umani e di eventuali altri animali nelle vicinanze, ma una volta abituato si adatta benissimo alla vita in casa (specialmente se avete un giardino).

È un animale diurno e ama il calore del sole, è un rettile socievole ma che allo stesso tempo ama i suoi momenti di privacy e tranquillità.

La leggenda siciliana del tiraciatu

In Sicilia è conosciuto con il nome di “tiraciatu”, e su di lui si narrano strane leggende.

In passato, infatti, si credeva che questo animale fosse attratto dall’odore del latte e che cercasse di andare vicino la bocca dei neonati per “aspirare il loro respiro”.

Per questo era molto temuto dalle mamme del luogo e veniva prontamente scacciato di casa.