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Elefante indiano: perché è diverso rispetto agli altri elefanti

L’elefante rientra tra le specie animali più grandi del mondo, estremamente affascinanti sotto tutti i punti di vista.

L’elefante indiano (o elefante asiatico), conosciuto anche come “Elephas Maximus”, è il secondo animale al mondo più grande in assoluto.

I maschi, in particolare, arrivano a superare i 3 metri d’altezza!

Nonostante le sue grandi dimensioni, si tratta di un animale pacifico e molto calmo.

Si muove lentamente e quasi sempre in prossimità di fonti d’acqua, passando la giornata a cercare cibo sufficiente a sfamarsi.

Per molto tempo, è stato commesso l’errore di confondere l’elefante indiano con quello africano, nonostante esistano diverse differenze tra i due.

Si somigliano come potrebbe capitare tra due razze diverse di lupi, ma non per questo hanno le stesse abitudini.

Scopriremo insieme quali sono le caratteristiche specifiche dell’elefante indiano e come fare a riconoscerlo rispetto a quello africano, concedendo un minimo di attenzione ad una specie maestosa e bellissima.

Habitat e distribuzione

Come abbiamo anticipato, gli elefanti indiani sono molto amanti dell’acqua.

Fin da piccoli, si posizionano a poca distanza da laghi e fiumi, divertendosi a utilizzare la proboscide per spruzzarsi a vicenda.

Non sono animali da branco, ma tendono a vivere in solitaria o in coppia.

Gli esemplari femmina creano dei piccoli gruppi e si spostano insieme, spesso controllando i cuccioli come una grande famiglia.

La distribuzione dell’elefante indiano è completamente concentrata in India.

Il territorio indiano è il solo ospitante del Elephas Maximus, che è amante delle alte temperature e del clima Orientale.

Come riconoscerlo rispetto agli altri elefanti

Complessivamente, l’elefante indiano somiglia a quello africano.

Hanno la stessa distribuzione e le stesse grandi dimensioni, ma alcuni piccoli dettagli permettono di distinguerli rapidamente gli uni dagli altri.

La forma del cranio costituisce la prima differenza fondamentale. Nell’esemplare indiano è presente un’insenatura intera, che divide le due prominenze esterne, caratteristica che gli africani non hanno.

Le orecchie degli elefanti indiani sono più piccole ed il loro dorso è convesso e discontente verso la groppa.

Il dorso degli elefanti africani è contrariamente rivolto verso l’alto, più alto del garrese (la porzione alla base del collo).

I due elefanti differiscono anche per le zanne, che risultano essere significativamente più piccole dell’esemplare indiano.

Le femmine, in particolare, hanno zanne molto piccole e difficili da identificare, a differenza degli elefanti africani.

Le differenze continuano con le zampe, che nell’asiatico presentano tre zoccoletti e nell’indiano quattro totali.

Infine, l’ultima differenza è da ricercare nel labbro, che è molto più marcato e pendulo nell’elefante indiano e meno accennato in quello africano.  

Alimentazione e curiosità

L’elefante indiano si nutre quasi esclusivamente di erbe e germogli, insieme a cortecce e molti frutti diversi.

Data la sua grandezza consistente, l’animale passa praticamente tutto il giorno a cercare cibo e a nutrirsi.

Arriva a mangiare circa 150 kg di frutta e foglie, masticando lentamente e bevendo grandi quantità d’acqua.

Accanto alle fonti d’acqua incontra le proprie compagne e, in casi fortunati, riesce a generare un nuovo elefantino.

Come probabilmente già saprete, il tempo di gestazione degli elefanti è il più lungo tra quello di tutte le specie animali.

Il cucciolo resta nel grembo nella madre per ben 22 mesi prima di nascere, per quasi due anni di gravidanza.

In India, la figura dell’elefante è considerata “sacra” e importantissima. Nella religione indiana esiste un dio che ha la testa proprio a forma di elefante.

Parliamo di Ganesha (o Ganesh), il figlio di Shiva e Parvati che ha il corpo di un uomo e la testa di un elefante con una sola zanna.

Ganesh è poi caratterizzato dalla presenza di quattro braccia, un ventre pronunciato e la perenne compagnia di un topo.

Nelle varie rappresentazioni, il dio è quasi sempre seduto o con una gamba sollevata e ripiegata sull’altra.

A lui si deve l’amore e la devozione nei confronti degli animali, che vengono protetti dalle innumerevoli minacce esterne.