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Gattini appena nati: consigli utili su come prendersene cura

Tutte le creature venute da poco al mondo suscitano emozioni come tenerezza e felicità in chi le guarda, specialmente gli animali da compagnia che ci accompagnano nella quotidianità per tutta la vita.

I gattini appena nati possono risultare adorabili ma sono fragili e privi di difese, per questo mamma gatta si prende cura di loro garantendogli cibo, aiutandoli a defecare, pulendoli e proteggendoli dai pericoli esterni … Persino dai padroni umani. Per questo solitamente si può adottare un micino dopo lo svezzamento, ovvero raggiunte le otto settimane di vita.

Può capitare, però, che i gattini siano orfani oppure che la madre non si occupi di loro come dovrebbe e li trascuri o, addirittura, abbandoni. Quando ti rovi davanti ad una situazione di questo tipo, puoi intervenire portando l’animale trovatello da un veterinario per chiedere consiglio.

Se ti sei innamorato a prima vista del piccolo felino e hai deciso che sarà il nuovo membro della tua famiglia, preparati a sostituire in tutto e per tutto mamma gatta. Da ora in poi sarai tu il suo punto di riferimento.

Con questo articolo vogliamo fornirti qualche consiglio per prenderti cura del tuo micino appena nato. Naturalmente, per questioni importanti che riguardano la salute e il benessere dell’animale, è sempre bene sentire il parere del tuo veterinario di fiducia, che saprà indicarti la maniera giusta per crescere al meglio questo cucciolo.

Orfano o con la mamma gatta? Ecco come comportarsi

Come già accennato, in genere se un gattino ha una mamma gatta che lo segue, non ha bisogno delle tue cure; anzi, talvolta un gesto che potresti considerare utile potrebbe rivelarsi invece deleterio per il suo benessere.

Infatti i felini, come molti altri animali, vivono il mondo con tutti i sensi, molto più degli esseri umani. L’olfatto è particolarmente importante per loro e una mamma gatta potrebbe non riconoscere e rifiutarsi di dare il latte al proprio micino se questo porta addosso un odore estraneo.

Per tale motivo è utile, qualora dovesse rivelarsi necessario, toccare o prendere il gattino appena nato con dei guanti. Se non riscontri particolari problemi di salute e il micino è ben accudito dalla genitrice, non ci sarà bisogno del tuo intervento e potrai cominciare ad occupartane dopo i sessanta giorni di vita, quando inizierà ad essere più autonomo e la gatta avrà esaurito il suo periodo come educatrice.

La situazione sarà diversa, invece, se il cucciolo è orfano, abbandonato dalla madre o con altri problemi di salute. Quando nascono i felini sono sordi, senza denti e ciechi perché con gli occhi chiusi. Insomma, sono creaturine che hanno necessità di un supporto in tutte le fasi più importanti della quotidianità.

Se gli esemplari sani si nutrono dalle mammelle della gatta circa ogni 20 minuti, quelli infermi possono mancare delle forze per bere il latte. Visto che è molto importante il rapporto gatta-micino nei primi due mesi di vita, se la mamma non si rifiuta di allattarlo, puoi aiutare il cucciolo avvicinando la sua testolina al capezzolo e aprendo la sua bocca.

Assicurati anche di nutrire bene la tua gatta, il cui latte aiuterà i piccoli felini a proteggersi da infezioni e malattie. Se la mamma è il tuo animale da compagnia, probabilmente non verrà disturbata dalla tua presenza ma qualche volta potrebbe cercare una cuccia dove ripararsi con i suoi cuccioli. Non disturbarla e aspetta che sia lei a chiederti aiuto, se ne avrà bisogno.

Come allattare un gattino appena nato orfano

Se mamma gatta è fondamentale nelle prime settimane di vita di un cucciolo, ci sono occasioni in cui non è presente. Se trovi un gattino solo e bisognoso di attenzioni, la prima cosa che devi fare è portarlo da un veterinario per assicurarti che non si sia perduto o che appartenga a qualche associazione. Lo specialista ti saprà anche dire la sua età, elemento essenziale per comprendere come prendersene cura.

Anche a occhio nudo puoi capire all’incirca quando è nato; infatti avrà dagli 0 ai 3 giorni se ha ancora il cordone ombelicale, meno di 10 giorni se ha gli occhi chiusi. Se noti che gli stanno spuntando i denti, è già più grandicello, sicuramente ha più di due settimane.

Definiti  i suoi  giorni di vita, devi pensare a nutrirlo, e prima ancora a tenerlo al caldo e al sicuro. Il micino non è in grado di regolare la sua temperatura corporea, per cui è necessario tenerlo in un luogo riparato e accogliente.

Per quanto riguarda il latte, non è in grado di digerire quello vaccino; in commercio sono disponibili soluzioni specifiche per gattini appena nati oppure puoi optare per il latte di capra, chiedendo sempre prima un parere al veterinario. La temperatura dev’essere tiepida e, a seconda di quanto pesa e da quando è nato, dovrai somministrarglielo spesso di giorno e notte.

 L’animale che ha pochi giorni deve essere allattato ogni 2 ore di giorno e ogni 3 di notte. Se ha circa 20 giorni, ogni 4 ore nel periodo diurno e ogni 5 in quello notturno. Man mano che cresce il momento del pasto diminuisce e si dilata. Essendo il micino molto piccolo, avrai necessità di una siringa senza ago per farlo bere. Se il cucciolo rifiuta il pasto, puoi chiedere consiglio al veterinario.

Questi sono solo alcuni suggerimenti per prendersi cura di un gattino appena nato. Non è certo semplice sostituire mamma gatta in questo difficile compito ma vedrai che, con la giusta attenzione e tanto impegno, il tuo adorabile cucciolo crescerà sano e felice.