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Canguro Arboricolo: il tenero peluche in pericolo

Regno: Animale
Classe: Mammalia
Ordine: Diprotodontia
Famiglia: Macropodidae
Genere: Dendrolagus

Se si parla di canguri probabilmente il nostro pensiero andrà subito ai grigi animali slanciati con la testa da coniglio che si reggono su due zampe e si muovono con lunghi salti nelle praterie australiane.

In realtà nel grande calderone dei canguri si possono contare tantissime specie che presentano notevoli differenze sia per conformazione fisica che per habitat e stile di vita. Del genere dei Dendrolagus, nella famiglia dei Macropodidae (i canguri appunto), fanno infatti parte 14 specie di canguri arboricoli, quelli che durante il processo di evoluzione si sono adattati a vivere sugli alberi, perlopiù nelle foreste pluviali di Australia e Nuova Guinea.

Caratteristiche

Per quanto sia possibile notare alcune differenze tra le varie specie, i canguri arboricoli hanno tutti dimensioni contenute, con un’altezza che varia dai 40 agli 80 cm e una robusta coda lunga anch’essa tra i 40 e i 90 cm che usano per bilanciare il peso del corpo e saltare agilmente da un ramo all’altro.

Zampe anteriori e posteriori sono quasi della stessa lunghezza, con estremità dotate di morbidi cuscinetti spugnosi e affilati artigli ricurvi che sfruttano per arrampicarsi saldamente ai tronchi degli alberi. La forma paffuta e compatta del corpo e la corta pelliccia lanosa che va dal fulvo al marrone scuro, contribuiscono a donare a questi animaletti un’immagine molto tenera che ricorda quasi degli orsacchiotti di peluche.

Una peculiarità che li distingue ulteriormente dai loro parenti più grandi è la dimensione dei piedi, corti e larghi, che li rendono gli unici canguri in grado di camminare all’indietro.

Abitudini e comportamento

I canguri arboricoli vivono in piccoli gruppi, di solito a carattere famigliare, con la mamma che trasporta il figlioletto nel marsupio per un intero anno, facendogli scoprire il mondo e tenendolo al sicuro da pericoli fino alla maturità.

Come altri animali selvatici preferiscono nutrirsi di notte, mangiando principalmente foglie, ma quando queste scarseggiano, non disdegnano fiori, frutti, uova e piccoli uccelli. Di giorno poi si rifugiano sugli alberi, dove riescono ad essere estremamente agili e vivaci; sono infatti esperti scalatori, capaci di saltare da un ramo all’altro fino a nove metri, oppure giù al suolo da altezze fino ai venti metri senza farsi male.

Al suolo non sono proprio a loro agio, a causa della coda ingombrante sono lenti e impacciati e si muovono con andatura traballante chinandosi goffamente in avanti per bilanciare il peso.

Un animale in pericolo

E’ triste dirlo, ma la più grande minaccia per i canguri arboricoli sono gli uomini. In Nuova Guinea è assai diffusa la caccia a questi piccoli animali dalla carne prelibata e dalla morbida pelliccia.

Nei territori australiani invece il maggior pericolo è la perdita degli habitat forestali dovuta all’avanzare di coltivazioni di caffè, riso e cereali che richiedono ampi spazi fagocitando intere foreste.

La classificazione IUCN (International Union for Conservation of Nature) ci fornisce un dato allarmante sul canguro arboricolo dal mantello dorato, il quale è classificato come CR – Critically Endangered (trad: in pericolo critico), ne sono infatti stati stimati appena 250 esemplari nelle foreste della Nuova Guinea settentrionale.