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Aquila Arpia: il rapace gigante dalla presa mortale

L’aquila Arpia è un maestoso rapace che da tempo sta incuriosendo ed affascinando sempre più persone.

Questa aquila dalle dimensioni e potenza spropositate è considerata la regina dei cieli del Sud America.

Conosciamo meglio l’Arpia, l’aquila più grande al mondo!

Caratteristiche

In questa specie le femmine sono più grandi dei maschi, a volte addirittura il doppio dei loro compagni!

Altezza: da 89 cm a 135 cm, con alcuni rari esemplari capaci di raggiungere 1 metro e mezzo (quasi quanto un uomo adulto).

Peso: Un esemplare femmina in media pesa 8-10 kg, alcuni esemplari hanno raggiunto addirittura I 13kg ma si tratta di rare eccezioni.

Artigli: I loro artigli arrivano a misurare anche 13 cm, rendendoli dei predatori estremamente pericolosi.

Becco: ricurvo verso il basso, simile ad un uncino ma molto affilato.

Ali: la loro apertura alare è davvero incredibile e si può estendere sino a 2 metri e 30 centimetri!

Velocità: viste le sue dimensioni e il suo peso (spropositato per un uccello) questi rapaci non sono sicuramente tra I più veloci in volo, ciò nonostante con I loro 80 km/h di velocità massima non lasciano comunque molte possibilità di fuga alle loro prede.

Dove vive

L’aquila Arpia è presente in America centrale e in America del sud.

Ecco gli stati in cui è presente: Messico – Costa Rica – Colombia – Venezuela – Ecuador – Brasile – Perù – Bolivia – Paraguay e Argentina.

Il suo habitat ideale sono le foreste pluviali e difficilmente sarà possibile incontrarle in zone povere di vegetazione.

Prediligono zone a basse altitudini, generalmente non sopra I 900 metri dal livello del mare, per questo riuscire ad incontrarle in montagna è un evento più unico che raro.

Costruiscono I loro nidi utilizzando numerosi rami spessi, piante e peli di animale, è stato calcolato che un loro nido sarebbe in grado di sostenere il peso di un essere umano adulto.

Alimentazione e caccia

Al top della catena alimentare, questi superpredatori non temono praticamente nessun animale.

Questi enormi rapaci sono carnivori, e le loro prede preferite sono: le scimmie e I bradipi.

Non sono le uniche specie ad essere cacciate dalle arpie, occasionalmente si nutrono anche di: formichieri, opossum, armadilli, porcospini, serpenti e iguane.

La potenza di queste aquile è spropositata, riescono infatti a catturare e trasportare con se in volo prede anche di 8-10 kg.

Sono state osservati diversi esemplari volare per lunghi tragitti trasportando con se scimmie o bradipi come se nulla fosse.

Come tecnica di caccia non amano molto sprecare tempo ed energie, quindi al contrario di molti altri uccelli che volano anche per lungo tempo sopra una zona alla ricerca di ogni possibile preda, le Arpie preferiscono stare appollaiate su grossi rami, nascoste tra la folta vegetazione.

A rendere questi predatori ancora più abili sono la loro incredibile vista (riescono a vedere un oggetto di soli 3 cm di diametro a oltre 200 metri di distanza) e la potenza dei loro artigli capace di frantumare le ossa di numerosi mammiferi.

Carattere e comportamento

Si tratta di animali da carattere schivo e solitario, amano avere I loro spazi e vivere e cacciare in tranquillità.

Tuttavia non sono completamente asociali, in genere costruiscono I nidi non troppo distanti da quelli di altri loro simili, insomma amano la tranquillità ma non la solitudine più estrema.

Sono pericolosi per l’essere umano?

Per quanto gli umani non rientrano per natura tra le sue prede, restano degli animali estremamente pericolosi per via delle loro dimensioni e dei potenti e affilati artigli.

Potenzialmente una femmina adulta sarebbe in grado di ferire gravemente e in alcuni casi anche uccidere un uomo.

Basta avere un po’ di buon senso, evitando di disturbarle inutilmente, farle sentire minacciate o sotto attacco e non si dovrebbero correre particolari rischi.

Sono animali aggressivi?

No, non hanno una natura aggressiva, cacciano per mangiare e sopravvivere e non attaccano mai senza un motivo preciso.

Sono state scattate delle foto nelle quali “permettevano” ad un uomo di sedersi vicino a loro sullo stesso tronco d’albero.

Tuttavia magari non gli permetterebbero di allungare le mani per toccarle o accarezzarle, non sono animali domestici ed è giusto non invadere I loro spazi.

accoppiamento e riproduzione

Una volta scelto il loro compagno, si giurano fedeltà eterna! Questa specie, infatti, è monogama e dopo l’accoppiamento resterà al fianco del partner per il resto della loro vita.

Si riproducono una volta ogni 2-3 anni, e la femmina metterà al mondo soltando 1 piccolo alla volta.

L’uovo verrà covato per circa 56 giorni sia dal maschio che dalla femmina, i due si prenderanno insieme cura dell’uovo e poi dei nascituro.

Durante questo periodo però sarà il maschio ad occuparsi della caccia, anche dopo la schiusa dell’uovo (portando il cibo sia alla compagna che al piccolo).

Una volta nato, gli serviranno soltanto 36 giorni per iniziare a camminare (anche se ancora goffamente), mentre inizierà a volare dopo circa 6 mesi.

Ps: durante questo periodo, la coppia di nuovi genitori è estremamente aggressiva nei confronti di chiunque provi ad avvicinarsi al loro nido!

perché si dice “arpia”?

Il nome deriva da una creatura mitologica dell’antica Grecia, questa infatti aveva il corpo di un aquila e una faccia umana.

Il compito di questa misteriosa creatura era quello di portare le anime dei morti all’Ade.

si può comprare?

L’arpia non è considerato un animale domestico e non è possibile acquistarne uno.

Questo per tre principali motivi:

  1. non si adatta bene alla vita domestica e a vivere come “animale da compagnia”
  2. anche se non aggressivo per natura è estremamente pericoloso vista la sua potenza
  3. ogni anno il loro numero diminuisce e si sta pensando a come preservare questa specie

rischio estinzione

Come al solito, gli animali più pericolosi su questo pianeta siamo proprio noi umani.

Tra le tante specie che abbiamo contribuito a fare estinguere o comunque ridotto il numero in maniera considerevole, stiamo causando non pochi problemi anche alle Arpie.

L’ operazione di disboscamento ha infatti distrutto negli anni moltissimi dei loro nidi, radendo al suolo interi habitat naturali per questa ed altre specie.

Non finisce qui, ogni anno numerosi cacciatori si “divertono” a sparare alle arpie per sport e puro divertimento, senza neanche un bisogno alimentare.

Al momento non sono ancora considerate a rischio estinsione, tuttavia nei decenni il loro numero ha continuato a diminuire sempre di più, rendendolo ad oggi un animale abbastanza raro da vedere.

Questi rapaci non riescono ad adattarsi facilmente a vivere in luoghi particolarmente diversi dalle foreste pluviali, e il continuo processo di deforestazione non farà altro che rendere loro la vita sempre più difficile.

curiosità

  • in media vivono dai 25 ai 35 anni in cattività
  • è l’uccello nazionale di Panama ed è raffigurato nel loro stemma ufficiale.