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Cane Lupino del Gigante: l’antico amico dell’uomo

Il cane lupino del Gigante, (altro nome con cui è noto il monte Cusona) chiamato anche come cane Luvin dagli anziani del posto, è una razza tipica dell’Appennino reggiano.

Si tratta di una razza molto antica, le cui origini risalirebbero circa a 1000 anni fa, o forse anche di più considerando che il mestiere del pastore viene praticato sin dall’alba dei tempi.

Veniva utilizzato come cane da pastore e da guardia, anche se la graduale scomparsa dell’attività della pastorizia e l’introduzione e l’accoppiamento con altre specie, ha messo gravemente in pericolo l’esistenza di questa particolare razza canina.

Attualmente se ne contano soltanto 200 esemplari in tutto!

Caratteristiche

Questa razza si distingue per taglia (media e grande) e per tipologia di pelo (corto, lungo, ondulato ricciuto).

Ha una morfologia di tipo lupoide: orecchie ritte, testa triangolare e muso aguzzo.

Il manto può assumere diverse colorazioni, dal grigio al nero, dal fulvo al bianco, maculato o merle.

Il più comune è quello lupino, simile al lupo selvatico con una presenza più o meno massiccia di nero.

I maschi all’altezza al garrese misurano da 50 a 62 cm, le femmine da 48 a 58 cm.

Sono comunque ammesse misure inferiori o superiori, purché non vadano ad inficiare negativamente la proporzionalità degli arti, che devono essere agili e scattanti, utili al lavoro al pascolo.

Il peso, sia per le femmine che per i maschi, può variare dai 20 ai 30 kg.

Comportamento

Ha un carattere molto docile, adatto alla vita a stretto contatto con l’uomo e alle gare di agility.

Essendo inoltre dotato di una spiccata sensibilità, si è pensato di utilizzarlo anche nella pet therapy con bambini e malati.

Sviluppa un forte attaccamento al padrone e fino ai due anni di età si distingue per curiosità e affettuosità, ed è questo il momento migliore per addestrarlo ed educarlo.

Al comando è irruento e il maschio è molto territoriale.

Se inserito in famiglia, si lega quasi esclusivamente ad un solo membro che riconosce come capo branco.

Curiosità

Attualmente la razza non è riconosciuta dall’ENCI né dalla FCI.

La sua origine è ancora discussa. Per ora, tre teorie hanno un seguito.

  • La prima, che prevede che sia una razza autoctona dell’Appennino reggiano, e quindi discendente da lupi appenninici addomesticati.
  • La seconda, invece, che la razza abbia avuto origine da un ceppo di cani rinsanguato dai figli delle femmine che si accoppiavano con i lupi selvatici, dando vita a cucciolo più resistenti e più adatti alla vita impervia sui pascoli montani.
  • La terza, infine, che sia proveniente da un ceppo di cani lupoidi primitivi selvatici di grande taglia della Valle del Secchia, catturati e addomesticati per essere inseriti nel gruppo dei cani da lavoro.

Sapevi che?

Nella zona autoctona del Luvin, appassionati e addetti ai lavori stanno lavorando duramente raccogliendo e catalogando dati, per ottenere il riconoscimento di razza canina da ENCI e FCI, per non perdere i caratteri particolari e storici di questa meravigliosa razza.