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3 animali famosi che hanno lasciato un’impronta nella storia

La storia è fatta di eventi spettacolari e terribili, di civiltà misteriose e di personaggi illustri che hanno introdotto una particolare ideologia, hanno trovato la soluzione a mali incurabili o hanno inventato strumenti di cui oggi non possiamo fare a meno. Talvolta, però, ci si dimentica che nel corso dei secoli anche gli animali hanno contribuito al progresso della società.

Alcuni, in particolare, si sono distinti per aver partecipato a momenti importanti che sono pietre miliari della storia dell’umanità. Altri sono ricordati per la loro vita rocambolesca o per la dimostrazione di coraggio, fedeltà e affiatamento nei confronti dei loro amici umani.

Questo articolo vuole farvi conoscere 3 degli animali più famosi al mondo che hanno lasciato un’impronta indelebile della storia.

1)Il piccione Cher Ami

La Prima Guerra Mondiale rappresenta uno dei periodi più bui della storia dell’umanità. Ha lasciato dietro di sé una scia di dolore e devastazione ma, nonostante tutto, anche in questo momento sono emersi degli eroi che hanno salvato vite innocenti e hanno dimostrato che c’è anche speranza e bontà negli esseri umani. Ma, se il conflitto mondiale è stato mosso dagli uomini contro altri uomini, alcuni animali, loro malgrado, sono stati coinvolti e, contro ogni aspettativa, sono pure riusciti a diventare i salvatori della situazione.

Un esempio è Cher Ami, un piccione viaggiatore (inizialmente creduto maschio ma in realtà femmina) che portò alla salvezza un gruppo di soldati che stavano combattendo in Francia. Cher Ami era un piccione addestrato dall’esercito americano e il suo nome è diventato celebre grazie ad una vicenda che lo legò ad un battaglione di soldati americani che, il 3 ottobre del 1918, si ritrovò isolato dai propri alleati nella foresta di Argonte, nel bel mezzo di una violenta offensiva.

Conosciuto in seguito come il battaglione perduto, questo gruppo non poteva contattare i connazionali ed era circondato dai nemici. Inoltre rischia di essere abbattuto dal fuoco amico perché gli alleati non conoscevano la  posizione dei soldati.

Passavano i giorni e la situazione diventò terribile; restarono in vita solo 194 dei 550 soldati del battaglione. Fortunatamente venne trovato sul corpo di un combattente americano un piccione femmina che poteva portare un messaggio e far ripristinare i collegamenti. È Cher Ami. Questo coraggioso volatile si lancia con il prezioso biglietto tra i proiettili; purtroppo viene colpito all’occhio, al petto e alla zampa che tratteneva il biglietto. Ma Cher Ami non si arrende e percorre chilometri fino ad arrivare alla sua destinazione.

Il battaglione perduto venne soccorso e anche Cher Ami sopravvisse. Con una protesi di legno riuscì nuovamente a camminare e ricevette come onorificenza la Croce di Guerra. Oggi è ricordata come un’eroina dal coraggio infinito.

2)Il cane Balto

Forse molti conosceranno il celebre cane Balto, la cui statua si trova al Central Park d New York. Grazie ad un film d’animazione di successo, l’atto eroico di questo cane da slitta non è un mistero. Balto era un  Siberian Husky allevato dal norvegese Leonhard Seppala, il musher, ovvero conducente di cani da slitta, più abile dell’Alaska. Questo futuro eroe non era molto apprezzato dal suo proprietario, che lo considerava bravo a portare solamente la posta per brevi percorsi.

Nel 1925 esplose in una città dell’Alaska, Nome, un’epidemia di difterite.  Il luogo era in quarantena e non c’erano abbastanza dosi di antitossina per curare i malati. Era necessario recarsi ad Anchorage, a più di 1700 km di distanza, per recuperare delle scorte. A causa del maltempo e della ferrovia che non raggiungeva il luogo, si optò per una staffetta con cani da slitta. Leonhard Seppala partecipò con il suo cane più veloce, Togo. Anche Balto era presente e fu proprio questo animale sottovalutato che percorse l’ultimo tratto di strada e completò la missione.

Oggi Balto simboleggia tutti quei cani da slitta che hanno affrontato il clima rigido e la fatica di un viaggio lungo per salvare l’interà città Nome.

3)La capra William Windsor

Se i due animali citati poc’anzi sono ricordati per aver salvato vite umane, la capra del Kashmir William Windsor è stata protagonista di una vicenda buffa che sicuramente passerà alla storia. Questo animale dal nome importante, infatti, ha fatto parte dell’esercito britannico come caporale, seguendo una tradizione risalente alla Guerra d’Indipendenza Americana.

La capra William Windsor è diventata celebre in tutto il mondo nel 2006 perché fu degradata di rango per essersi comportata in modo sconveniente nei confronti di niente poco di meno che la regina Elisabetta II. È il 16 giugno e a Episkopi, nell’isola di Cipro, si sta tenendo una parata militare in onore della sovrana. C’è anche la capra William, per la prima volta presente ad una celebrazione fuori dal Regno Unito. L’animale si è svegliato con la “luna storta” e, oltre a non obbedire agli ordini e a non stare al passo, in un momento di irritazione tenta di colpire il tamburino con una testata.

È un disastro, e tutto accade proprio di fronte a Elisabetta II. William viene immediatamente degradato a fuciliere per “comportamento inaccettabile” e “mancanza di decoro”. Non essendo più caporale, il reggimento non deve più mettersi sull’attenti al passaggio della capra (che molto probabilmente non soffriva per questo). Fortunatamente questa storia finisce con il lieto fine. Infatti dopo tre mesi il provvedimento viene revocato.

Nel 2009 William Windsor è andata in pensione al recinto aperto dello zoo di Whipsnade e le è succeduta come caporale William Windsor II.

Questi sono solo 3 animali che sono diventati famosi per un atto eroico o provocatorio. Loro malgrado, sono entrati a far parte della storia umana e, forse, hanno fatto capire quanto il loro coraggio e la loro amicizia sia un dono da custodire e proteggere.