La vespa mammut (Megascolia maculata) è una vespa molto grande (la più grande d’Europa), con la femmina che raggiunge i 6 centimetri, i maschi sono un po’ più piccoli e differiscono leggermente nell’aspetto.
La specie può essere avvistata nella stagione calda, da maggio a settembre.
E’ un insetto dall’aspetto intimidatorio, somiglia ad un grande calabrone dal corpo allungato ma, fortunatamente, non è affatto pericoloso per le persone.
La femmina è più grande del maschio e ha la testa gialla, il maschio ha la testa nera. Entrambi possiedono un corpo ricoperto da una peluria di colore nero e presentano due bande gialle sull’addome. I maschi hanno le antenne più lunghe rispetto alle loro compagne.
Habitat e distribuzione
La vespa mammut è presente prevalentemente nell’Europa meridionale con dei più rari avvistamenti in: Repubblica Ceca, Russia, nel Nord Africa e nel vicino oriente.
Il suo habitat ideale è macchia mediterranea, con un clima caldo/temperato e una vegetazione ricca. Vive pressocché negli stessi luoghi della sua preda prediletta: lo scarabeo rinoceronte europeo (Oryctes nasicornis).
Comunemente viene avvistata nelle vicinanze di grosse querce.
Alimentazione e riproduzione
Queste vespe giganti, si nutrono del nettare dei fiori.
Le vespe mammut sono solitarie ed è improbabile che vengano viste muoversi in gruppo. Sono una specie parassita, le femmine vanno alla ricerca di legno in decomposizione, luogo nel quale solitamente trovano delle larve di coleottero rinoceronte da parassitare.
Quando ne troverà una, la pungerà per paralizzarla, per poi deporre un uovo sulla sua pelle esterna. Una volta che la larva della vespa si schiuderà, mangerà il suo sfortunato e indifeso ospite, uccidendolo.
è pericolosa per gli esseri umani?
Date le sue dimensioni è facile poter andare in “panico” quando se ce ne ritroviamo una davanti!
Ma non preoccupatevi, non è un insetto aggressivo e non attacca l’uomo (a meno che non si senta fortemente minacciata dai vostri comportamenti).
Se nel peggiore dei casi dovesse pungerci, sappiate che farà meno male di una puntura di un ape.
