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Uistitì pigmeo: la scimmietta più piccola al mondo

Non avete mai sentito parlare dello Uistitì pigmeo? No? Allora è il caso di scoprire chi è questa simpatica scimmietta nativa del Sud America, cha farà breccia nel vostro cuore in men che non si dica.

Le caratteristiche fisiche

Quando diciamo che è la scimmietta più piccola al mondo, lo diciamo sul serio: pensate che questa specie di primate pesa al massimo 130 grammi. Può essere presa in mano (non in braccio!) ed occupare solo il vostro palmo: infatti, raggiunge al massimo i 30 cm di lunghezza, di cui la metà è solo la coda!

Si tratta di un minuscolo esemplare che, come ogni altra specie di scimmia, adora arrampicarsi e saltare da un albero all’altro, cosa che riesce a fare con grandissima velocità e agilità, proprio perché avvantaggiato dalla sua mini taglia.

E’ quasi impossibile individuarlo quando salta nella sua foresta pluviale: è rapidissimo e, grazie ai suoi artigli affilati, si arrampica in maniera così veloce da essere difficilissimo da vedere anche dai suoi predatori.

Le zampette anteriori sono davvero piccole, mentre quelle posteriori sono più lunghe e permettono alla scimmietta di avere un’ottima base per saltare.

Gli stessi artigli diventano molto utili per procurarsi il cibo: possono mangiare anche frutta ed insetti, ma, vivendo sempre molto in alto sugli alberi della foresta pluviale, si nutrono specialmente di linfa che ricavano, grazie agli artigli, direttamente dalle cortecce delle piante.

In questa operazione gli tornano utili anche i denti: due piccoli incisivi inferiori, lunghi come i canini, con una vera e propria forma di scalpello, utilissimi per arrivare in profondità nei tronchi.

La vita sociale e la riproduzione

Oltre ad avere un aspetto particolarmente dolce e coccoloso, lo uistitì pigmeo è anche un animaletto davvero amorevole nei confronti della prole.

Solitamente in un anno le femmine di uistitì pigmeo fanno due cucciolate di gemelli (la gestazione dura circa 5 mesi), per i quali però ricevono un enorme aiuto anche dai padri; proprio così, il maschio di uistitì pigmeo si occupa dei propri cuccioli aiutando la madre nello svezzamento, ed arrivano in soccorso anche i fratelli più grandi.

In un gruppo, solo una femmina l’anno si riproduce, e, secondo molti studiosi, questa specie di scimmia è monogama.

Solitamente gli uistitì pigmei vivono in gruppi dai 2 ai 9 esemplari, che comunicano tra loro con i vocalizzi tipici dei primati, alcuni dei quali non udibili dall’orecchio umano. Per marcare il loro territorio utilizzano delle ghiandole apposite, che si trovano sul petto e nella zona pubica.

Da un animaletto così piccolo e carino, ci si aspetta che sia sempre molto dolce: sbagliato!

Anche lui mostra comportamenti di ostilità, che molto spesso manifesta gonfiando i peli e con espressioni facciali minacciose; se si sente in pericolo e vuole spaventare chi gli sta attorno, si gira completamente, alza la coda, mostra il posteriore e le parti genitali.

Data la loro agilità, riescono comunque a tenersi alla larga da minacce umane e da altri predatori, e quindi non sono una specie a rischio di estinzione. Questo anche grazie al fatto che riescono ad adattarsi con facilità ai cambiamenti ambientali.