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La Volpe Artica: l’animale dallo splendido manto che cambia colore

L’Artico è un’immensa regione in gran parte coperta di acqua congelata, che durante l’inverno diventa così fredda da risultare inospitale. Nonostante le difficoltà ambientali, questo territorio è abitato sia da gruppi di uomini, come gli Inuit, i Sami e gli Athabascan, sia da diverse specie animali, tra le quali spicca la volpe artica.

Nel pensiero comune la Regione Artica e il Polo Nord rappresentano zone vuote e senza vita; in realtà ospitano una varietà di ecosistemi che hanno dato modo alla fauna di crescere e svilupparsi; persino le zanzare e le tarme sono riuscite a stabilirsi in queste gelide aree.

Naturalmente la volpe artica, come tutte le altre creature che vivono in ambienti particolarmente ostili, si è evoluta in una maniera particolare e possiede tutti gli strumenti per sopravvivere a climi estremamente freddi, tra i quali spicca una pelliccia particolare, che pare quasi magica. Vuoi saperne di più? Allora continua a leggere l’articolo.

Caratteristiche della volpe artica

La volpe artica è molto simile alle volpi rosse che si vedono più abitualmente in Europa, ma è leggermente più piccola. Infatti misura tra i 35 cm e i 55 cm di lunghezza, esclusa la folta coda, e ha un peso che si aggira attorno ai 3/5 Kg. La sua caratteristica che salta subito all’occhio è la splendida e folta pelliccia di un bianco candido, proprio come la neve. Infatti il suo manto è di tale colore perché l’aiuta a mimetizzarsi nella neve e in un ambiente che, generalmente, ha tonalità che variano dal color ghiaccio al grigio (a meno che non sia estate).

La particolarità del manto della volpe artica è che cambia sfumatura a seconda della stagione; se d’inverno è bianco o tendente al grigio, quando le temperature si alzano si scurisce e diventa bruno, talvolta tendente al blu. Sfortunatamente le bellezze della natura vengono desiderate da persone senza scrupoli e, purtroppo, la pelliccia di questo elegante animale è molto ricercata e ambita ed è parte di un costoso mercato che permette ai cacciatori di togliere la vita ad animali rari e da proteggere. Negli ultimi decenni, grazie ad una nuova sensibilità verso il benessere degli animali e il mantenimento degli ecosistemi, questa terribile pratica è diminuita.

Ritornando alle caratteristiche della volpe artica, conosciuta anche come volpe grigia o blu, la sua pelliccia la protegge da freddo e le permette di sopravvivere a ben 50 gradi sotto zero. Anche la sua coda soffice è un’ottima fonte di calore e la volpe la usa spesso per coprirsi e riscaldarsi durante le fredde notti artiche, avvolgendosela attorno al colpo. Rispetto alla volpe rossa ha un naso meno pronunciato e orecchie più piccole.

Cosa mangia la volpe artica?

Si dice che le volpi sono molto furbe e la volpe artica non è da meno. Infatti, per procacciarsi cibo, si “approfitta” di altri animali e riduce di molto la sua fatica. Il suo migliore e ignaro aiutante è l’orso polare che, mentre è in giro a cacciare, talvolta si vede seguito di soppiatto dal piccolo animale dalla pelliccia che cambia colore, ma non fa nulla per allontanarlo perché le due specie si nutrono di parti differenti delle prede.

La volpe artica quindi si alimenta nel territorio di caccia dell’orso e attende che la creatura più grande si cibi del grasso, della pelle e delle interiora della preda, per poi lanciarsi e abbuffarsi dei resti della carcassa. Quando è sfortunata e non trova nessun orso polare da sfruttare, si mette a cacciare lei stessa di notte (ma capita, talvolta, anche di giorno) animali come piccoli uccelli, lepri bianche, topi e, se le trova, uova. Ci sono dei periodi di magra ma questa volpe non si arrende e si accontenta di alghe e bacche.

La dieta della volpe artica è ricca anche di golosità, e tra queste c’è lo sfortunato lemming, un piccolo roditore del quale è ghiotta (riesce a divorarne decine ogni giorno). Possono capitare dei periodi d’abbondanza e questo animale, abituato a sopravvivere in luoghi desolati e ostili, non spreca niente e conserva le sue scorte per poi mangiarle in un secondo momento.

Accoppiamento della volpe artica

Anche per la volpe artica la stagione degli amori arriva in primavera. È il maschio ad agire per primo perché comincia a cercare una compagna e tirar su famiglia. Una femmina, se ben nutrita, può avere fino a dieci cuccioli, che partorisce dopo circa cinquanta giorni di gestazione, solitamente in un luogo sicuro come una tana (solitamente molto elaborata, fatta di tunnel e stanze) o un’insenatura rocciosa.

La mamma si occupa di allattare e fornire protezione ai piccoli, che all’inizio sono ciechi e indifesi. Lo rimangono per circa quattordici giorni e, quando mamma volpe nota che i figli cominciano ad aprire gli occhi e a muoversi ed esplorare, esce dalla tana per andare a caccia.

La volpe artica, a differenza di altri animali, non va in letargo e rimane attiva tutto l’anno. È indipendente, intelligente e furba e riesce a cavarsela in tutte le situazioni. È veramente un animale ricco di risorse e gli esseri umani, per contribuire a farlo sopravvivere, possono prestare più attenzione ai cambiamenti climatici e fare, nel loro piccolo, utili e facili gesti per non inquinare ed evitare lo scioglimento dei ghiacci.