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Scricciolo: il piccolissimo e tenero uccellino

Che scricciolo!

Comunemente utilizziamo questa frase per indicare una persona molto piccola, o più
frequentemente per chiamare in modo tenero e po’ ironico un bambino.

Niente di più azzeccato perciò, perché lo scricciolo è l’uccello più piccolo d’Europa!

Caratteristiche

Raggiunge a malapena i 10 centimetri di lunghezza e la sua apertura alare non supera i 14 centimetri:

10 grammi di peso, condensati di tenerezza, ma attenzione, il suo forte cinguettio acuto lo rende il re di tutti gli uccelli e il protagonista di molte leggende.

Racconti e leggende

In una favola celtica, infatti, si racconta che grazie alla sua estrema furbizia questo piccolo volatile
riuscì a vincere una gara contro un’aquila, posizionandosi sul suo dorso proprio per le sue
dimensioni ridotte.

Nascosto sul dorso del grande rapace, nell’ultimo tratto avrebbe spiccato di nuovo il volo, per superarla e vincere così la gara.

In Giappone invece è il re dei venti, perché con il suo sonoro e insistente canto riuscì a scacciare
un cinghiale dal sottobosco: un’impresa che nemmeno i più tenaci falchi erano riusciti a portare a
termine.

Anche in Irlanda si racconta una storia, che lo collega al martirio di Santo Stefano.

Il martire, nascosto tra i cespugli dalla vista dei soldati romani, per colpa del cinguettio proprio di uno scricciolo insistente venne scoperto e catturato.

Habitat e alimentazione

Per gli amanti del birdwatching non sarà difficile individuarlo nei bassi cespugli o sui piccoli
arbusti, soprattutto vicino ai torrenti.

Il nostro piccolo re, infatti, è abbastanza stanziale anche se d’inverno è più facile avvistarlo in pianura, mentre d’estate preferisce il fresco delle montagne.

Si ciba principalmente di vermi, farfalle, larve di mosca e cavallette ma d’inverno, quando il
terreno è più duro, la sua alimentazione può includere anche bacche.

Nonostante la sua forma paffuta è in grado di mimetizzarsi ottimamente nell’ambiente, grazie al
suo dorso bruno, i contorni neri ed il rotondo ventre bianco.

Riproduzione e curiosità

A differenza di altri uccelli, lo scricciolo è poligamo.

Durante la primavera, dunque, il maschio si da un gran da fare per costruire tutti i nidi, le future case per le sue molte famiglie.

Una volta che si saranno schiuse le uova, i cuccioli vi rimarranno anche dopo aver imparato a volare, utilizzando il nido costruito dal padre come rifugio sicuro in cui tornare.

L’ottima capacità di adattarsi alle elevate escursioni termiche favorisce la sua distribuzione in tutto il mondo.

L’Italia rappresenta un luogo ideale per il mantenimento di questa specie.

Sebbene la popolazione di questi volatili si distribuisca in buona parte del territorio italiano, è bene ricordare che nella Pianura Padana la scarsità boschiva e agreste renderebbe necessario un’intervento di ripristino delle macchie continue, soprattutto in prossimità dei corsi d’acqua.