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Scorpione giallo: caratteristiche, veleno e curiosità

Caratteristiche

Lo scorpione giallo (il cui nome scientifico è Leiurus quinquestriatus), soprannominato Death Stalker nei Paesi anglosassoni, è considerato il più velenoso tra tutti gli scorpioni esistenti.

Come si deduce dal nome, la caratteristica estetica più evidente di questo animale è data dal suo colore giallo, che cambia gradazione in base alla zona in cui vive (il colore lo aiuta a mimetizzarsi con l’ambiente intorno a sé).

Spesso, presenta anche una fascia nera all’estremità della coda – ma questo dettaglio non è sempre presente, il che potrebbe porre, a volte, problemi nell’identificazione dell’animale.

È lungo dai tre agli otto centimetri, le femmine sono comunemente più piccole dei maschi.

A differenza degli altri scorpioni, le chele degli scorpioni gialli hanno una forza più limitata. Ma non sono infatti le chele a renderli animali altamente pericolosi, bensì il loro veleno.

Comportamento e alimentazione

Lo scorpione giallo utilizza il suo veleno per immobilizzare le prede e mangiarle vive. Il suo veleno neurotossico provoca forte dolore e può anche causare reazioni anafilattiche.

Si ciba prevalentemente di piccoli invertebrati, insetti e altri aracnidi. In periodi di scarsità di cibo, può anche mangiare prede già morte.

È un animale notturno e, durante il giorno, rimane nascosto nei diversi nascondigli che trova. È piuttosto veloce e ha un atteggiamento nervoso e aggressivo: appena si sente in pericolo, solleva il pungiglione e non esita ad attaccare.

Habitat

Questo aracnide è diffuso negli ambienti desertici compresi tra il Nord Africa e il Medio Oriente.

Generalmente si nasconde e mimetizza con i paesaggi desertici intorno a lui, aspettando silenziosamente le sue prede.

Curiosità

La puntura di uno scorpione giallo, seppure molto dolorosa, non è di norma letale per un adulto che gode di buoni condizioni di salute.

Potrebbe però essere davvero molto pericolosa per bambini, persone anziane e persone malate, soprattutto se cardiopatiche o allergiche al veleno in questione.

Il veleno di questo pericoloso animale presenta però alcune componenti che possono aiutare a curare i tumori cerebrali e a trattare il diabete, permettendo la regolazione dell’insulina.