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Saiga della Russia: l’antilope dal naso a forma di proboscide

Animale della famiglia dei bovidi e facente parte dell’ordine degli artiodattili, l’antilope saiga, un tempo, era molto presente in tutto il contenenti asiatico, compresi il Caucaso, i Carpazi e la vaste le steppe asiatiche.

Oggigiorno, purtroppo, l’antilope saiga è prevalentemente presente nella Calmucchia, una repubblica della Federazione Russa, in Kazakistan e nella Mongolia occidentale.

Anche nei territori della Russia, è stata segnalata la presenza di alcuni esemplari di antilope saiga.

Tutto ciò, è legato al fatto che risulta essere una specie animale che è molto minacciata dai bracconieri, i quali cacciano l’antilope saiga perché le sue corna vengono ad essere, ancora oggi, largamente utilizzate nella tradizionale medicina di quei territori.

Questo ungulato così pesantemente minacciato dai bracconieri, si va a contraddistinguere per il suo caratteristico naso che è incredibilmente a forma di proboscide.

Quindi, questa sua specifica peculiarità, rende facilmente riconoscibile l’antilope saiga anche a chi non è un esperto studioso di animali.

Seppure la forma del naso della antilope saiga sia, ancora, oggetto di studio, è, tuttavia, consuetudine considerare il fatto che essendo similare ad una proboscide, faccia sì che abbia una duplice importante funzione.

In pratica, tramite di essa l’antilope saiga riscalderebbe la circostante aria fredda, nei periodi invernali e, al contempo, nei periodi caldi, l’utilizzerebbe per filtrare la polvere.

Generalmente vive in branchi e può, facilmente arrivare a pesare fino a sessanta chilogrammi. Invece, la sua altezza al garrese, può aggirarsi tra gli ottanta e gli ottantacinque centimetri.

I maschi di antilope saiga hanno le corna, mentre queste non sono presenti nelle femmine.

Il loro tipico habitat è dato dalle aperte e semidesertiche steppe, mentre, per quanto riguarda la loro alimentazione è formata da una dieta di graminacee, così come di arbusti, di licheni e piante erbacee.

Altra peculiarità di questi curiosi animali è che, nei periodi di forte siccità, possono sopravvivere per diversi giorni seppure non possano avere accesso all’acqua, oltre che essere in possibilità di potersi dissetare anche bevendo acqua salata.

Andando a concludere, l’antilope saiga affronta senza alcun problema lunghi viaggi, ricoprendo anche 120km al giorno! Si muove bene anche in acqua, riuscendo a superare agevolmente fiumi e piccoli laghi.