Il Sacro di Birmania, conosciuto anche come Birmano, è un gatto elegante e dal manto regale, la cui indole tranquilla e dolce lo rende particolarmente predisposto a relazionarsi con le famiglie.
Se hai figli e ti preoccupa adottare un animale perché non vuoi che cresca in un ambiente rumoroso e giocoso qual è quello vissuto dai bambini, puoi lasciare da parte i timori portando a casa questo felino.
Non è però un gatto per gli allergici per via del suo manto folto e della sua perdita di pelo abbondante. Se invece non hai problematiche di questo tipo, continua a leggere e scopri qualcosa di più sul Sacro di Birmania.
Sacro di Birmania: un’origine tra storia e leggenda
Il Birmano è un gatto giunto in Europa piuttosto recentemente, ovvero attorno al 1920. Importato in Francia, per motivi poco chiari fece fatica a sopravvivere e, a seguito della Seconda Guerra Mondiale, erano presenti pochi esemplari in occidente.
Fu riconosciuto come razza solo del 1966 ma si sa veramente poco delle sue origini. Esiste però un’affascinante leggenda che lo riguarda.
Si narra, infatti, che in un tempo lontano, in un nascosto tempio della Birmania, si adorasse una dea sconosciuta dagli occhi color zaffiro. Il luogo era abitato da monaci silenziosi e umili, che passavano le loro giornate a meditare e a curare i numerosi gatti bianchi che vivevano al tempio insieme a loro.
Purtroppo ad ogni periodo di serenità si contrappongono momenti dolorosi; un gruppo di predoni un giorno prese d’assalto il tempio.
Il Gran Sacerdote, seduto in meditazione davanti alla statua della dea, con al fianco il suo adorato gatto, venne ucciso senza pietà. Il felino, addolorato, salì sul petto del suo amico ormai perito e i suoi occhi determinati si puntarono contro la statua, come a chiedere il motivo di quella tragedia.
A quel punto avvenne una trasformazione straordinaria: il manto del gatto divenne color dell’oro, il muso, le orecchie e la coda si scurirono e solo le zampe, posate sul corpo del sacerdote, rimasero di un bianco immacolato. Fu così che nacque il Sacro di Birmania.
Al di là della misteriosa leggenda, oggi questo gatto è molto amato dalle famiglie per via della sua personalità e delle sue caratteristiche fisiche, che lo rendono sicuramente una delle razze feline più belle e fini.
Caratteristiche fisiche del Sacro di Birmania
Gli aspetti che colpiscono subito del Birmano sono la sua mole importante e la simpatica e folta coda a forma di pennacchio, nonché i profondi occhi del colore dell’oceano. È proporzionato ma ha un’ossatura pesante che rende alcune parti del suo corpo un po’ tozze.
Per quanto riguarda il peso, i maschi oscillano tra i 4 Kg e i 9 Kg e le femmine, invece, tra i 3 Kg e i 5 Kg. Il pelo è medio-lungo e molto morbido mentre il sottopelo è rado, praticamente assente.
Ha la testa di forma triangolare ma il muso risulta rotondo, mentre le orecchie hanno una grandezza media. Il colore del manto non è uniforme, come accenna già la sua stessa leggenda, ma è colourpoint, come il Siamese.
Il più classico è il Seal Point, con macchie di un bel marrone scuro su muso, orecchie e coda, che contrastano con il mantello color avorio (se è un gatto giovane). Il colore del pelo tende al beige con l’avanzare dell’età.
Un’altra varietà molto apprezzata è la Blue Point, che è una versione diluita del Seal, introdotta attorno al 1950. Ci sono poi la Chocolate Point, la tipologia più diffusa, con macchie color cioccolato e pelo molto chiaro, e la Lilac Point; ma esistono anche la Red, Tortie, Cream Point e Seal Tabby, ovvero con il manto tigrato e la “M” sulla fronte tipica del Soriano.
Personalità del Sacro di Birmania
Come già detto, il Birmano è un compagno domestico ideale per le famiglie. Anche se è un felino territoriale, non è aggressivo e, anzi, si mostra molto socievole e calmo.
Cerca affetto e tende a legarsi a una persona in particolare, diventandone anche molto geloso. Ha i suoi momenti di riservatezza, ma in genere è un ottimo gatto da appartamento, che si adatta bene a un ambiente dive vivono dei bambini.
È particolarmente intelligente e riesce a farsi capire subito dal padrone. La sua curiosità lo porta a esplorare ogni angolo della casa e, se trova una barriera, te lo farà notare subito, pretendendo il libero accesso a ogni area dell’alloggio.
È giocoso e, anche se non è afflitto da una quotidianità in appartamento, apprezzerà molto le passeggiate all’aperto, dove potrà dare libero sfogo al suo istinto di cacciatore.
Ricorda che, pur essendo docile e talvolta chiuso, soffre molto la solitudine per cui se stai poco a casa è necessario che ci sia qualcuno della famiglia che gli faccia compagnia o, magari, un trovargli un amico felino.
Sacro di Birmania: benessere e cure
Nonostante il manto folto, è semplice da mantenere perché, non essendo presente il sottopelo, la formazione dei nodi è molti difficile. Ti basterà pettinarlo un paio di volte a settimana e occuparti delle sue unghie per mantenere il tuo gatto sano e felice.
Per il resto, in genere gode di una buona salute ma la razza, talvolta, presenta problematiche quali cataratta e malattie neurali. È fondamentale, quindi, fare i consueti controlli dal veterinario e, se si presenta una difficoltà, chiedere consiglio al professionista.
Infine è da tenere a mente che il Birmano è goloso e tende al sovrappeso. Pianifica per lui, o lei, una dieta equilibrata e corretta di tre razioni giornaliere e non abituarlo male quando è cucciolo. Lo aiuterà molto anche un po’ di attività fisica giornaliera.
Il Sacro di Birmania è un amico a quattro zampe perfetto, paziente e docile, che regala tanto affetto e lascia un’impronta indelebile nel cuore di chi lo accoglie nella propria casa.