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Pesce cubo: il pesce scatola giallo

L’ Ostracion cubicus, noto come pesce cubo o pesce scatola giallo è un pesce di mare della famiglia delle Ostracidee. Originario del Mar Rosso, si è ormai diffuso in tutto il mondo. Dal Pacifico all’ Oceano Indiano fino all’ Atlantico sud-orientale, il suo habitat ideale è la parte esterna delle barriere coralline o pendii rocciosi ricchi si anfratti e sporgenze.

Caratteristiche

E’ dotato di una struttura rigida sotto pelle che gli dona la sua tipica forma cubica. Il suo carapace interno è una risorsa eccezionale contro i predatori poiché lo rende quasi inattaccabile. Si tratta infatti di una corazza che lo racchiude tutto ad eccezione delle aperture per occhi, bocca, pinne, coda ed ano.

La forma, cubica quando il pesce è molto giovane, tende ad allungarsi con l’età e, sempre con l’età, il colore cambia. Gli esemplari giovani sono di un giallo chiaro con macchie più scure mentre negli adulti compaiono macchie bianche e puntini neri.

Le femmine adulte sono di un giallo più acceso mentre gli esemplari maschili sono più scuri e a volte tendono al marrone, al verde o all’azzurro con macchie blu e puntini neri. Muso appuntito e occhi sulla sommità del cranio contribuiscono a dargli un aspetto del tutto particolare.

Il pesce scatola è un animale onnivoro e la sua alimentazione è varia: dalle alghe, che compongono la parte principale della sua dieta,  ai crostacei, dai molluschi alle spugne.

Attenzione al veleno

E’ un pesce velenoso, dotato di una tossina secreta da cellule cutanee. La tossina si sprigiona nell’acqua quando l’animale si sente in pericolo, è neurotossica ed emolitica, vale a dire che distrugge i globuli rissi dei predatori e ne influenza il sistema nervoso.

Per l’uomo non è pericolosa al contatto ma può essere pericolosa se ingerita. Il pesce scatola non va assolutamente mai mangiato e in caso di ingestione andrà fatta una lavanda gastrica.

Curiosità

Si tratta di animali pacifici e solitari che si aggregano esclusivamente nella stagione dell’accoppiamento, quando più femmine si accompagnano ad un solo maschio. Si racconta che i maschi cantino per le femmine e che il loro canto sia udibile anche dall’uomo.

La femmina può produrre molte uova nell’arco di un mese che, una volta fecondate, vengono disperse in mare. In questo modo si evita che un solo predatore possa divorarle tutte. Tuttavia, per l’incertezza legata al luogo di schiusa delle uova, il tasso di mortalità dei piccoli è molto alto.