Una cosa che rimarrà sempre certa è che la natura non riuscirà mai a smettere di sorprenderci, specialmente grazie alle tantissime meraviglie che ci dona.
Ogni giorno, sembra quasi che ci mostri una nuova avventura o scoperta, che ci possa lasciare esterrefatti.
Ad esempio, gli studiosi scoprono sempre nuove specie animali, dall’aspetto affascinante, che ci suscitano sempre più curiosità e ci lasciano senza fiato.
Uno di questi animali è la mangusta indiana, un esemplare dall’aspetto fantastico e dalle mille curiosità che possono sorprenderci.
Caratteristiche
La mangusta indiana è un mammifero carnivoro che appartiene alla famiglia degli Erpestidi.
Molto spesso viene confusa con una sua simile di specie, ovvero con la mangusta di Giava, perciò gli studiosi hanno deciso di chiamarla anche ‘mungo’.
È un animale di piccole dimensioni relativamente, in quanto il suo corpo allungato può raggiungere una lunghezza massima dai 36 ai 54 centimetri.
Tutto questo, però, viene compensato dalla sua coda, la quale da sola può raggiungere fino ai 30 centimetri. In contrasto con tutto ciò, ci sono invece le sue zampe, che sono molto piccole, ma dotate di artigli affilati.
Una delle caratteristiche più affascinanti della mangusta indiana è il suo manto, fatto di un pelo corto, ma molto soffice, dalle tonalità grigio argento, sulla parte del dorso, per poi trasformarsi nella zona della coda e diventare di un bel rosso scuro, quasi marrone, così come sulla sua testa.
Se all’apparenza questo piccolo animale può sembrare dolce e innocuo, non bisogna fermarsi davanti alle sue docili apparenze.
In realtà, la mangusta indiana può risultare estremamente pericolosa, specialmente se la si incontra durante il suo momento di caccia, in cui scopre la sua natura di cacciatrice e carnivora.
Habitat e comportamento
Il suo nome ci da già un’indicazione su quale possa essere la sua posizione geografica: infatti, è possibile trovare la mangusta indiana in luoghi come Afghanistan, Pakistan e in tutto il continente indiano.
In particolare, il suo habitat è formato principalmente da grandi e aride praterie, con cespugli sparsi qua e là.
Nonostante ciò, è possibile trovarlo un po’ ovunque, in quanto si adatta abbastanza facilmente.
Alimentazione
La sua dieta si basa soprattutto di piccoli mammiferi, uccelli, uova e anche frutta o predatori più temibili come i serpenti.
Per fare ciò, cercano di stancare la loro preda accerchiandola molto velocemente e, in seguito, mordendola con i suoi denti affilati.
Curiosità
Una bellissima curiosità riguardante la mangusta indiana è la seguente: nonostante sia nativa solo di una certa area del nostro mondo, negli ultimi anni la sua presenza si è estesa.
Infatti, gli uomini hanno deciso di insediare questa specie anche in altri paesi, dalla Malesia, alle Mauritius, le isole Ryukyu giapponesi e persino in Italia.
Questo avviene per cercare di contrastare l’eccedenza di alcune specie molto nocive, che possono intaccare l’ecosistema del luogo. In questo modo, la mangusta diventa parte di un nuovo ecosistema naturale, creando ambienti sempre nuovi.