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La scimmia dal naso camuso che starnutisce quando piove

La natura è sempre fonte di incredibili sorprese, come nel caso del rinopiteco, altrimenti noto come la scimmia dal naso camuso. Questo affascinante primate, purtroppo in pericolo di estinzione, è solito popolare le più elevate vette della Cina, del Vietnam e del Myanmar.

L’originale nome di scimmia dal naso camuso, nasce proprio da fatto che, al centro del suo rotondo volto, si trova un piccolo troncone di naso, il quale, tra l’altro, presenta delle narici che sono affiancate esattamente come avviene per l’essere umano.

Il perché abbiano questa tipologia strana di naso, è, ancora, al centro di numerosi studi. Tra le più accreditate spiegazioni, vi è quella legata ad uno specifico adattamento evolutivo. Di fatti, la scimmia dal naso camuso vive ad alta quota, unico primato a farlo, e, molto probabilmente, a causa di una particolare esposizione ad un freddo estremo, il rinopiteco è andato a sviluppare una appendice naturale che appare essere molto ridotta. A riprova di questa tesi, vi è anche il fatto che la sua pelle del viso ha un deciso colore bluastro e, inoltre, presenta delle labbra notevolmente pronunciate e carnose.

Ma non sono di certo finite qui le originali particolarità della scimmia dal naso camuso. Difatti, a differenza delle altre scimmie, queste non presentano una coda prensile. Oltre a ciò, vi sono enormi differenze tra i maschi e le femmine.

Il naso di questo primate, oltre che essere una peculiare caratteristica determinata dall’evoluzione, è anche una sorta di suo punto debole. Difatti, pare che la scimmia dal naso camuso sia solita avere il volto innalzato verso il cielo il che, in caso di pioggia, farebbe entrare l’acqua nelle sue narici, andando a provocare tutta una serie di starnuti.

Quel che è certo, è che quando piove, un evento di certo non molto raro dato che vive in aree dove sono molto comuni le tempeste, la scimmia dal naso camuso è solita nascondere la propria testa, in una sorta di protezione, tra le ginocchia, oltre che non uscire dal suo rifugio. Forse, andando a concludere, un comportamento volto ad evitare di dover fare tutta una serie di singolari starnuti.