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La Rana del legno: l’anfibio che si congela

Caratteristiche fisiche

La lunghezza di queste rane varia dai 5,1 cm ai 7 cm, le femminine sono più grandi dei maschi.

Le rane di legno adulte sono di solito marroni o color ruggine, il colore si va inscurendo intorno ai loro occhi formando una sorta di maschera.

Alimentazione

Quando sono appena nate e quindi ancora dei girini, si nutriranno di detriti vegetali e di alghe presenti nelle pozzanghere d’acqua.

Una volta cresciute le rane del legno sono onnivore e si nutrono di una serie di vari piccoli invertebrati che abitano queste zone boschive e paludose, non disdegnando anche larve e uova di altri anfibi.

Habitat

La rana del legno (nome scientifico “Lithobates sylvaticus”), vive prevalentemente in Canada e in Alaska, in boschi freddi e umidi.

Durante l’inverno si spostano in altopiani vicini, nei quali per sopravvivere alle temperature glaciali metteranno in atto un meccanismo di sopravvivenza davvero unico e affascinante!

L’auto-congelamento

Diversi ricercatori, stanno studiando con particolare cura ed attenzione l’incredibile processo che queste rane riescono a mettere in atto per affrontare i gelidi inverni dell’Alaska.

La rana del legno, infatti, riesce ad congelare circa il 65/70% del suo corpo (organi vitali e sangue compresi) per poi scongelarsi con l’arrivo di stagioni e temperature più miti!

La tecnica che questi anfibi riescono ad utilizzare è detta crioconservazione, un processo che gli permette di restare in vita rimanendo congelata anche per oltre 6 mesi.