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La Caperea: la balenottera che ama nuotare nelle gelide acque

La Caperea, facente parte della famiglia dei Neobalenidi, venne ad essere, per la prima volta, descritta nel 1846 da John Edward Gray, famoso botanico, zoologo e biologo di nazionalità inglese.

Balena con i fanoni, la Caperea può pesare tra i 3000 ai 3500 kg, mentre la sua lunghezza varia dai quattro agli oltre 6 metri!

Questo enorme animale acquatico risulta essere imparentato con le balene franche, la balena della Groenlandia e con le balenottere e la balena grigia.

Avvistata molto raramente, è, senza molti dubbi, tra i cetacei meno studiati.

In ogni caso, la Caperea sembra preferire vivere in quelle acque che presentano delle temperature che oscillano tra i 5 e i 15 gradi.

Quindi, di conseguenza, è stato ipotizzato che il suo l’habitat preferito ruoti nelle vicinanze dei poli terrestri.

A tal proposito, si può ricordare che venne ritrovato in Argentina meridionale, precisamente nella Terra del Fuoco, un esemplare spiaggiato, che, pertanto, risulterebbe essere l’esemplare di Caperea più a Sud mai visto.

Altre esemplari, invece, sono stati avvistanti lungo baie poco profonde e protette della Nuova Zelanda, dell’Australia, del Sudafrica e della Namibia.

Risulterebbe, inoltre, che al largo delle coste della Tasmania viva, tutto l’anno, un gruppo di Caperea.

Quindi, in linea generale, parrebbe che questa balena si trovi nell’emisfero australe.

Seppure non siano particolarmente noti quelli che possono essere i suoi comportamenti sociali e, tanto meno, su quella che potrebbe essere l’entità della popolazione, è noto che questa balenottera sia solita nutrirsi di copepodi e di altri piccoli crostacei.

A differenza di quanto avviene per gli altri Misticeti, questa specie viene ad essere molto sporadicamente cacciata.

Raramente avvistata e, quindi, difficile da localizzare, le conoscenze sulla Caperea, sono così scarse che i dati a disposizione sono, praticamente, pochi.

Infatti, ad esempio, non si sa nulla sulla sua longevità così come sul periodo di gestazione e relativo allattamento.

Invece, andando a concludere, è noto che la Caperea, seppure nuoti lentamente adottando un ondeggiante stile, è perfettamente in grado di andare a compiere delle accelerazioni molto rapide, come, anche, che il suo soffio risulta essere indistinto e piccolo.