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Il prolemure dal naso largo: caratteristiche e curiosità

Questo esemplare, il prolemure dal naso largo, fa parte di una categoria di animali definiti esotici, la cui esistenza è molto lontana da noi e dalla nostra vita quotidiana.

Nonostante ciò, è impossibile poter resistere al loro irresistibile fascino e cercare, per quanto possibile, più informazioni possibili su di lui.

Entrare in un mondo nuovo, fatto di animali dagli aspetti interessanti e poco comuni, è un argomento che può affascinare tutti.

Perciò leggiamo cosa rende questo prolemure così diverso e interessante.

Caratteristiche

Il prolemure dal naso largo, così come definisce il nome, è un primate della famiglia dei Lemuridae, anche se rappresenta l’unico esemplare vivente del genere Prolemur, almeno a nostra conoscenza.

Questo esemplare di lemure è di corporatura relativamente piccola, con una grandezza che è stato documentato arrivare fra i 25 e i 45 cm.

Nonostante ciò, è dotato di una coda molto lunga e affusolata, che può misurare quasi quanto la grandezza del suo corpo, fra i 15 e i 20 cm.

Possiamo avere un’idea delle sue fattezze anche grazie alle misure del suo peso, che a mala pena possono raggiungere i 2 chili.

La maggior parte dei suoi esemplari è di un colore marrone molto scuro, che può diventare un po’ più chiaro nella zona del ventre e degli arti.

Una delle caratteristiche che spiccano del suo aspetto esteriore sono dei ciuffetti di peli, che vanno dal bianco al grigio chiaro, che spuntano dalle sue orecchie.

Certamente, però, l’elemento che lo caratterizza maggiormente è il naso, che è anche la causa del suo nome così particolare.

Infatti, ha un naso abbastanza largo e piatto, il quale lo rende così riconoscibile e allo stesso tempo, così iconico.

Habitat e distribuzione

Il prolemure dal naso piatto, al giorno d’oggi, è purtroppo molto difficile da trovare, in quanto viene segnalato come specie in pericolo critico.

Il suo habitat può essere situato fra le foreste pluviali del Madagascar, ma a causa del cambiamento climatico e dell’effetto della forestazione dell’uomo, è sempre più difficile trovarne esemplari.

Infatti, per molti anni, si è pensato che in realtà fosse una specie già estinta, ma nel 1972 alcuni studiosi avevano documentato l’esistenza di circa mille esemplari.

Nonostante ciò, i pericoli per questa specie sono ancora molti.

In particolare, l’elemento che distrugge maggiormente questa specie è la mancanza sempre più grande di coltivazioni di bamboo, il quale rappresenta uno degli elementi principali della sua alimentazione.

Alimentazione e curiosità

Nella sua alimentazione possono esserci anche funghi, piccoli insetti e fiori, ma principalmente ingeriscono grandi quantità di bamboo, preferendo i germogli, ma anche le foglie e il tronco.

Si è cercato di rallentare questo processo di estinzione tramite la salvaguardia di questa specie nei parchi naturali e negli zoo, ma la strada verso la sua salvezza è ancora molto lunga.

In particolare, è stato documentato come il prolemure sia un animale molto sociale, perciò ha bisogno di grandi gruppi di suoi simili.