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Coccinella Arlecchino: un’armonia di colori

Conosci la coccinella Harmonia Axyridis?

Se non ne hai mai sentito parlare, si tratta di una specie di origine asiatica, che si è poi diffusa in tutto il mondo.

Caratteristiche

Ha la peculiarità di essere più grande rispetto alle altre coccinelle: si sta parlando di pochi
millimetri, ma che nel complesso anche a colpo d’occhio, la fanno apparire più corpulenta.

La caratteristica più distintiva, motivo per cui le hanno conferito il soprannome di Coccinella
Arlecchino, è che presenta un numero di colori e macchie assai vario, che cambia dal rosso
all’arancione, per arrivare fino al giallo.

La varietà delle sue tonalità può persino portarla ad avere l’aspetto opposto alle coccinelle più comuni, ossia tutta nera con i punti rossi.

Curiosità

Lo sapevi che il colore delle coccinelle è la loro arma difensiva dai predatori?

L’associazione alla pericolosità del rosso, arancione o giallo avviene anche in natura: i predatori riconoscono in questi colori proprietà tossiche.

In effetti le coccinelle sono in grado di emettere dalle zampe sostanze velenose per lucertole e persino per alcuni tipi di uccelli.

La loro corazza è così efficace che persino altri insetti hanno imitato i loro colori caratteristici, pur non avendo le stesse capacità di difesa.

Un’altra curiosità sulla coccinella arlecchino riguarda il periodo invernale, durante il quale questi
esemplari si aggregano in gran numero negli angoli più nascosti degli edifici urbani per
sopravvivere alla penuria di cibo e al freddo.

Rischi e impatto sull’ambiente

Questa specie può rappresentare però anche un problema, perché per le sue dimensioni è in
grado di predare le coccinelle autoctone.

Spesso infatti è stata impiegata per questo stesso motivo o, come nel caso degli Stati Uniti, per far fronte al problema degli afidi asiatici, la cui insorgenza non riusciva ad essere contrastata efficacemente dalle comuni coccinelle.

Il monitoraggio degli effetti che la coccinella arlecchino sta avendo sulle popolazioni autoctone
continua.

Si sta valutando anche l’impatto sulle coltivazioni di viti, poiché queste coccinelle si rifugiano spesso nei grossi grappoli ed emettono dalle zampe una sostanza chiamata emolinfa, che ha un forte odore e altera il gusto del vino.

La tendenza a rilasciare questa sostanza può creare disagi anche durante l’inverno e nelle aree urbane.

Rintanandosi in gran numero nei muri delle case, l’emolinfa finirebbe per macchiare i muri esterni delle abitazioni.

Credenze popolari

Se non altro è risaputo che vedere e toccare una coccinella porta fortuna!

La credenza portafortuna della coccinella rossa con sette punti neri è diffusa in molte culture.

In Italia, e più in generale nei paesi cattolici, le coccinelle rosse possono essere anche chiamate marioline, in associazione al culto della Madonna protettrice.

Se nel mondo animale i predatori si tengono bene alla larga dalle coccinelle, il loro colore desta, in noi umani, un profondo entusiasmo.

Dopotutto già nel medioevo il colore rosso veniva associato all’abbondanza e alla vitalità del vino,
nonché la fortuna e la passione.