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Camoscio d’Abruzzo: caratteristiche e curiosità

In quest’articolo parleremo del camoscio d’Abruzzo, uno stupendo mammifero acrobata che vive sugli appennini. Pensate che è stato considerato il “Camoscio più bello del mondo”!

Il camoscio d’Abruzzo fa parte della sottofamiglia dei Caprini e abita prevalentemente in aree di alta montagna (1.200-2.000 metri) anche se durante l’inverno, quando il paesaggio è pieno di neve, scende a bassa quota e vive nel bosco.

Il suo habitat preferito è quello delle parti rocciose e scoscese delle montagne, dove con abilità e destrezza, respinge e sfugge all’attacco dei suoi predatori.

Lo si può trovare nel Parco Nazionale d’Abruzzo e si contano specie circa 600-700 esemplari all’interno del parco.

Caratteristiche fisiche

Il camoscio d’Abruzzo è lungo all’incirca 100-130 cm, la sua altezza al garrese è di 70-80 cm e il suo peso varia da 30 kg per i maschi e 27 kg per le femmine.

La particolarità che lo contraddistingue dagli altri camosci, è la lunghezza delle corna, le sue sono lunghe circa 30 cm a differenza dei 20 cm delle altre specie. Le sue corna hanno comunque la stessa forma uncinata.

Il suo pelo cambia in base alla stagione; d’estate il colore è più rossiccio e giallognolo sul ventre e sul muso mentre in inverno avviene la muta, il pelo diventa più lungo, folto e assume un colore nero-bruno sulla schiena, coda, addome e zampe.

Altra particolarità che li contraddistingue, è una fascia di pelo più scuro sul muso, come se fosse una mascherina, una chiazza più gialla in concomitanza della gola e una striscia bruna su tutto il collo. Questo dettaglio del suo pelo è presente sia in inverno che in estate.

Alimentazione

Ecco un mammifero vegetariano al 100%!

Il suo piatto preferito è il Festuco-Trifolietum thalii, una pianta leguminosa ricchissima di proteine indispensabili per il suo benessere.

Durante il periodo invernale, quando scende di quota predilige nutrirsi di muschi, licheni e germogli.

Socialità e riproduzione

È curioso sapere che i camosci d’Abruzzo vivono in gruppi separati; c’è il gruppo delle femmine che comprende anche i piccoli e i maschi giovani e il gruppo dei maschi adulti, generalmente solitari, che durante i mesi dell’amore (ottobre per la precisione), si sfidano a veri e propri duelli per conquistare una femmina e riprodursi.

Le femmine in calore, vengono accerchiate dai maschi che duellano in modo spesso violento e con conseguenze anche gravi.

Il maschio vincitore, proteggerà poi il suo harem dagli eventuali attacchi di altri maschi. Curioso no?

Nel mese di maggio, la femmina partorisce un solo piccolo camoscio.

Curiosità

  • Con la cessazione della caccia all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, è più facile avvistare queste saette eleganti che corrono e si arrampicano tra i monti.
  • Dai due anni di età i maschi vanno via dal branco e conducono una vita solitaria fino alla loro età riproduttiva.
  • I principali predatori del camoscio d’Abruzzo sono l’uomo e le sue attività dannose alla conservazione della specie, i lupi e le linci.
  • Quando il camoscio si sente in pericolo, emette un fischio molto particolare per avvisare il predatore a stare lontano, se il fischio non ha successo, comincia a scappare e a ripararsi in pareti di roccia molto ripide e irraggiungibili.

Spero di avervi fatto appassionare a questo elegante animale acrobata e vi auguro di poter vederlo in azione.

A presto!