Al momento stai visualizzando Tarsio delle Filippine: un animaletto dagli occhioni grandi e dolci

Tarsio delle Filippine: un animaletto dagli occhioni grandi e dolci

Come il lemure, anche il tarsio delle Filippine è una proscimmia, ossia un sott’ordine dei primati. Le sue origini sono infatti molto antiche e si stima che la sua presenza sul nostro pianeta sia da datare circa 45 milioni di anni fa; se pensiamo che la comparsa dell’Homo-Sapiens è stimata attorno ai 200.000 anni fa, si tratta davvero di un animale antichissimo!

Il suo corpo è molto piccolo, misura in media circa 10 centimetri, mentre la coda può raggiungere anche i 20/25 centimetri; con un peso complessivo di non più di 150 grammi, viene classificato come il più piccolo primate esistente sulla terra.

Il suo musetto simpatico, per diversi anni, lo ha reso preda di cacciatori e bracconieri che catturavano queste simpatiche scimmiette, per poterle rivendere come animali da compagnia, incuranti del fatto che il tarsio non si riproduce, né sopravvive in cattività, mettendo così a rischio l’intera specie. Nel suo habitat naturale, invece, il tarsio può vivere anche fino a venticinque anni.

Il suo aspetto è caratterizzato principalmente da due enormi occhi, sproporzionati rispetto alla testa, ma che non possono ruotare: ciò che gli permette di guardarsi attorno è difatti il collo, che come quello dei gufi, può ruotare e piegarsi fino a 180° gradi.

Il corpo è ricoperto di pelo che può essere marroncino o grigio, mentre la coda risulta totalmente liscia; le dita delle zampe sono arrotondate alle estremità, quasi come quelle delle rane, con indice e medio molto più lunghi delle altre, e provviste di piccoli artigli che gli permettono di aggrapparsi agli arbusti delle foreste del sud-est asiatico da cui proviene.

Il tarsio delle Filippine è un animale notturno, ossia di giorno dorme fra gli alberi o in qualche giaciglio riparato dalle foglie, mentre di notte va a caccia del suo cibo preferito, gli insetti, che sgranocchia grazie a dei piccoli dentini aguzzi.

La maggiore concentrazione di questi animali si può trovare nelle isole a sud-ovest dell’ arcipelago delle Filippine, ampiamente ancora ricoperte da folta vegetazione, principalmente a Mindanao e a Bohol.

In quest’ultima isola è addirittura presente una sorta di “santuario” del tarsio, gestito da una fondazione che si auto finanzia con gli introiti dei turisti che visita il luogo, in cui il tarsio viene protetto e studiato.