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Atelidae: scimmie urlatrici e scimmie ragno

Fondamentale caratteristica degli atelidae, è che si tratta di una famiglia di primati che si va a distinguere in due sottofamiglie.

Quindi, questa articolazione vede da un lato le Alouattine, altrimenti conosciute come scimmie urlatrici, e, dall’altro, troviamo le Atelinae, altrimenti note come scimmie ragno.

Primati aplorrini, gli atelidae, si possono trovare diffusi tipicamente sia in America Centrale e sia nel Sud America.

In linea generale, sono degli animali che vengono ad essere considerati di medio piccola taglia, ovvero tra i 35 e i 70 centimetri. Tuttavia, è da annotare che diversi animali di questa famiglia, possono essere di varie dimensioni.

Ad esempio, sono più robuste e di maggiore dimensioni le scimmie urlatrici, le quali appartengono alla sottofamiglia Alouattinae, mentre risultano essere più esili e più piccole le scimmie ragno, le quali appartengono alla sottofamiglia Atelinae.

Comunque, ogni atelidae presenta delle lunghe code prensili che, come avviene in special modo per le scimmie ragno, funge come una specie di quinto arto, il quale, in sostanza, consente di andare ad agevolare i loro spostamenti tra le fronde degli alberi, habitat ove, di solito, sono soliti vivere gli appartenenti a questa famiglia.

Perlopiù, si tratta di animali dalle spiccate abitudini arboricole e diurne, che si possono presentare con dei colori che tendono a variare dal rossastro, al bruno e al nero.

La maggior parte, predilige la foresta pluviale, tuttavia, non è affatto raro che alcune specie, vedi le scimmie urlatrici, scelgano le foreste dal carattere più secco, così come la savana alberata.

Anche la loro alimentazione, può presentare caratteristiche diverse. Infatti, se, il linea generale, frutti e foglie vanno a costituire principalmente la loro dieta, le più piccole specie, invece, risulterebbe che preferiscano nutrirsi anche di insetti.

Organizzati in una gerarchia rigida, sono animali poligami che formano gruppi che possono superare anche le venti unità di adulti.

Ove i gruppi risultano, invece, essere formati da poche unità, il maschio più forte si impone andando ad allontanare gli altri maschi e forma un vero e proprio harem.

Andando a concludere, la loro gestazione è di circa sei, sette mesi e le femmine di questi primati aplorrini mettono alla luce un solo cucciolo, cosa che avviene circa ogni tre anni.