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Accoppiamento dei gatti: quando avviene e come comportarsi

Hai appena adottato un bellissimo gatto e non puoi essere più felice.

È la prima volta che accogli nella tua casa un felino e, prima di fare questo passo e cambiare la tua vita per sempre (in meglio, naturalmente), hai fatto le dovute ricerche, tramite amici, il veterinario e sui forum online, per comprendere meglio questo sfuggente e saggio animale.

Tutti ti hanno fatto gli auguri e altri padroni di gatti ti hanno dato qualche consiglio per mantenere il benessere del tuo nuovo compagno a quattro zampe.

In particolare ti hanno suggerito di prestare particolare attenzione ai periodi di calore e accoppiamento, specialmente se hai preso una femmina.

L’accoppiamento è una fase della vita felina normale ma piuttosto complicata, che potrebbe spaventarti se non ne sai nulla, o portare a conseguenze problematiche se hai in casa solo una gatta che entra in calore senza trovare sollievo, oppure possiedi un esemplare che tende ad avere patologie dell’apparato riproduttivo.

Per non parlare del fatto che, naturalmente, è molto probabile che nasca una numerosa cucciolata dopo l’incontro tra due gatti, che non tutti sono in grado di tenere in casa.

Per evitare difficoltà, ti conviene recarti dal tuo veterinario di fiducia e chiedere consiglio, scegliendo di far sterilizzare la tua gatta oppure, se non si presentano ostacoli per la salute del tuo felino, lasciare che la natura faccia il suo corso. Continua a leggere per scoprire di più.

Maturità del gatto

Se hai accolto a casa un cucciolo, probabilmente il pensiero del calore e dell’accoppiamento sarà lontano dalla tua mente.

In realtà i gatti raggiungono la maturità sessuale molto presto; per i maschi è attorno ai 9 o 12 mesi, mentre le gatte si sviluppano prima e possono riprodursi già tra i 5 e i 9 mesi.

In genere questi animali si possono accoppiare nel corso di tutta la loro vita ma solo gli esemplari più in salute e robusti riescono a farlo anche durante la vecchiaia.

Per una gatta in particolare, il periodo del calore è difficile e le dinamiche tra maschio e femmina, agli occhi di una persona, possono sembrare esagerate, dolorose e violente.

Se non vuoi risultare impreparato di fronte a questo momento delicato, è utile conoscere tutte le fasi dell’accoppiamento. Ad esempio, quando avviene?

Periodo di accoppiamento e ciclo estrale della gatta

Il periodo dell’accoppiamento solitamente si presenta durante i mesi più miti e caldi, ovvero tra marzo e ottobre.

Se il maschio è in genere attivo per tutto l’anno, la femmina ha dei momenti di calore chiamati cicli estrali (di solito 2 o 3), che possono durare tra i tre e i venti giorni.

In inverno attraversa la fase chiamata anestro, dove non è possibile riprodursi perché la gatta ha quest’intinto ancora dormiente.

Invece, appena giunge la primavera, i felini cominciano un rituale antico di riproduzione che si sviluppa in più momenti.

Il primo è il corteggiamento. La gatta non è più ritrosa e invita il maschio (che a differenza di lei non ha dei cicli di calore) attraverso l’emanazione di feromoni, rotolamenti per terra, miagolii, ringhi e soffi.

Agli occhi del padrone che non conosce le fasi dell’accoppiamento, potrebbe sembrare un comportamento anomalo e aggressivo, un chiaro segnale di una problematica nascosta. Non bisogna lasciarsi ingannare, invece, perché è perfettamente normale.

Anche il gatto maschio miagola in maniera prolungata e particolare per cercare la sua compagna e talvolta il suo richiamo dura per ore.

Quando i due s’incontrano, il gatto non agisce subito e osserva la situazione perché, se si avvicina troppo presto, le femmina potrebbe aggredirlo e cacciarlo via.

La seconda fase inizia con la femmina disponibile, ovvero quando assume una particolare posizione e si abbassa sugli arti fino a toccare il pavimento con la pancia, alza il bacino e piega la coda da un lato.

Nel frattempo il maschio marca il territorio, per evitare che arrivino dei rivali. A questo punto sale sulla schiena della compagna e le morde il collo per tenerla ferma.

Nonostante l’atteggiamento apparentemente aggressivo, la femmina non fa nulla per fermarlo.

La terza fase è l’accoppiamento vero e proprio, che dura pochi minuti.

Il pene del gatto maschio presenta delle piccole spine, dette spicule, che non fanno male alla femmina durante la copulazione ma al termine, quando il felino si ritrae.

Per questo tale fase può spaventare un padrone che non conosce un accoppiamento tra gatti. Infatti la femmina si ribella e grida per il dolore, tenta inoltre di mordere il compagno.

Il maschio, terminata la fecondazione, si allontana mentre la gatta si rotola e comincia a leccare i suoi genitali per circa dieci minuti. Dopo un breve periodo di calma, la femmina può ricominciare a manifestare calore, ripetendo il ciclo.

A questo punto spetta al padrone decidere se allontanare il maschio o lasciarlo con la compagna.

Cosa succede dopo l’accoppiamento?

Le spicule del felino maschio hanno una precisa funzione, ovvero quella di stimolare la produzione di ormone LH, il cui picco stimola l’ovulazione.

L’ovocita scende quindi nelle tube di Falloppio, dove troverà gli spermatozoi. Seguiranno circa due settimane di calma e, se la gatta non è rimasta gravida, ricomincerà il suo calore.

L’accoppiamento tra gatti è un momento intimo tra due felini nel quale il padrone non dovrebbe intervenire.

Nonostante l’aggressività e i segnali molto forti (le urla oppure le palle di pelo che si strappano i due compagni), è una fase della loro vita perfettamente normale.

Naturalmente delle razze potrebbero presentare caratteristiche particolari che necessitano di attenzione.

In genere ti basterà chiedere consiglio al veterinario per mantenere il benessere di mamma gatta e dei futuri micini.